Un’assemblea di fuoco. La Serie B si ritrova dopo il caos playout e il possibile terremoto giudiziario che attende il Brescia e che potrebbe ribaltare la classifica del campionato cadetto. Alle ore 12:00, nella sede di via Rossellini, le venti società si ritroveranno per discutere dei diversi punti all’ordine del giorno. Non è stato integrato quello relativo alla situazione del campionato, ma è scontato che alla voce “organizzazione dei playout” si apra il lungo dibattito.
La proposta granata
La Salernitana sarà rappresentata dall’amministratore delegato Maurizio Milan e dal segretario Massimiliano Dibrogni. Dopo aver faticato a nascondere tutta la propria amarezza e delusione per una scelta che non trova unione d’intenti con il volere del club, la Bersagliera porterà avanti la proposta di una possibile serie B a 22 squadre. Il club granata si appella all’articolo 49 delle Noif che, nell’ordinamento dei campionati, indica la serie cadetta come a 22 squadre ma con possibili riduzioni a discrezione della Figc. Al fianco della Salernitana potrebbe schierarsi la Sampdoria, possibile avversario ai playout ma bramosa di non disputare lo spareggio per non retrocedere pur di assicurarsi un posto nel prossimo campionato cadetto. A mettere il bastone tra le ruote però sarebbero le altre società, non tutte d’accordo sul cambio format. Alla base del rifiuto la torta delle mutualità e degli introiti da dividere non più in 20 bensì in 22 e quindi soldi da lasciare sul tavolo. Motivo che, nel calcio, è sempre argomento di discussione e di rottura.
Presenza dei tifosi
Non è da escludere la presenza di tifoserie all’esterno degli uffici milanesi della Lega. Ieri gli ultras del Brescia hanno fatto sentire la propria voce di dissenso contro Massimo Cellino raggiungendo gli uffici della Procura Federale. Possibile un cameo anche della Curva Sud Siberiano: dopo i messaggi esposti nei punti nevralgici della città, non si esclude una presenza in giornata dopo il sit-in con oltre mille persone di lunedì scorso all’Arechi.
