Continua la battaglia legale della Salernitana che, in giornata, ha presentato una nuova istanza al Collegio di Garanzia del Coni per contrastare l’atto con cui il presidente della Lega di B ha decretato il rinvio dei play-out. Il pool difensivo composto dagli avvocati Rino Sica e Francesco Fimmanò ha depositato un’istanza per chiedere che il ricorso venga valutato dalla sezione competente (iscrizioni e ammissioni) e che, soprattutto, l'udienza di merito venga fissata un una data più vicina rispetto al 10 giugno. Soltanto dopo aver conosciuto l’esito di questa nuova istanza, si valuterà come proseguire la battaglia legale che potrebbe avere sbocchi sia in ambito sportivo (Tribunale Federale Nazionale) o amministrativo (Tar del Lazio).
La Salernitana, come ha evidenziato anche l’ad Maurizio Milan nell’assemblea di Lega svoltasi questa mattina a Milano, contesta l'applicazione dell’articolo 27.2 dello statuto che, secondo la società granata, permetterebbe al presidente di variare il programma ma non di rinviare le partite a data da destinarsi. Una tesi portata avanti dall’amministratore della Salernitana che, nel contestare la ricostruzione fatta da Bedin (che domenica aveva contattato telefonicamente le due società pochi minuti prima della pubblicazione del comunicato) ha definito inopportuno e inappropriato per tempi e circostanze il comunicato con cui la Lega ha disposto il rinvio dei play-out. La Salernitana, infatti, sostiene che nel momento in cui è stata presa la decisione, non vi era ancora alcun procedimento formale a carico del Brescia.