La Salernitana vuole la sospensione dei playout: nuova battaglia legale

Settimana rovente: il pool di legali della Bersagliera vuole giustizia

la salernitana vuole la sospensione dei playout nuova battaglia legale
Salerno.  

Settimana rovente. Non perché l’epilogo coinciderà con la data di domenica 15 giugno, ovvero con il primo atto della sfida con la Sampdoria (in attesa dell’ufficialità della Lega B), ma perché ci sono diversi appuntamenti tra i banchi della giustizia sportiva che potrebbero cambiare il destino della Salernitana. Martedì 10 giugno sarà una giornata cruciale. La Corte Sportiva d’Appello discuterà della decisione del Tribunale federale nazionale di penalizzare con otto punti il Brescia (quattro da scontare in questa stagione, altri quattro nella prossima). Le rondinelle, alle prese anche con il rischio clamoroso di una estromissione storica dai professionisti, chiedono di eliminare la sanzione. La Salernitana scenderà in campo “ad opponendum”, ovvero chiedendo che la sanzione venga confermata anche per avere il vantaggio del quintultimo posto nel doppio confronto con la Sampdoria. Eppure un clamoroso contropiede potrebbe avvantaggiare la società granata ed avvicinare alla B a 22 squadre.

Partita su più fronti

Sempre martedì, al Collegio di Garanzia del Coni, la Salernitana discuterà in udienza chiedendo la sospensione dei playout dopo aver impugnato il documento con il quale la Lega B annullò Salernitana-Frosinone a 28 ore da gara-1 dell’Arechi proprio per il possibile terremoto legato la Brescia. In caso di semaforo rosso, il club granata potrebbe portare il caso sui banchi della giustizia ordinaria, con ricorso al Tar.

Nuova istanza

Nelle ultime ore però, il pool di legali della Salernitana ha accelerato anche nella preparazione di un ricorso con contestuale domanda cautelare ex articolo 97 CGS al Tribunale Federale nazionale. Si punta a sospendere la disputa dei playout. L’argomentazione granata verrà presentata nelle prossime ore. Un nuovo fronte di una battaglia imponente: la Salernitana non lascia nulla d’intentato.