La tifoseria della Salernitana ha impugnato dinanzi al Tar del Lazio il decreto con cui il ministro dell'Interno ha disposto il divieto di trasferta per 4 mesi alla tifoseria granata in seguito ai disordini avvenuti in occasione del match contro la Sampdoria. Il ricorso, firmato dagli avvocati Oreste Agosto, Carlo Balbiani e Massimo Falci, è stato condiviso anche da 17 club che sono affiliati al Centro di Coordinamento Salernitana Club, presieduto da Riccardo Santoro. Con l'istanza i rappresentanti della tifoseria hanno chiesto l'annullamento del decreto, ritenendolo sproporzionato, ingiusto e illegittimo dal punto di vista formale.
I legali del CCSC, inoltre, hanno chiesto al Tar del Lazio di abbreviare i termini per la discussione dell'istanza cautelare, in quanto il 31 agosto è in programma la prima trasferta stagionale della Salernitana. Nelle 15 pagine di ricorso viene ripercorso quanto accaduto negli ultimi mesi, a cominciare dal rinvio dei play-out che ha poi comportato la disputa dello spareggio contro la Sampdoria.
Gli avvocati Agosto, Balbiani e Falci hanno anche fatto presente che la tifoseria granata non ha mai provocato problemi di ordine pubblico in questi anni e che anche in occasione del match dell'Arechi non ci sono stati scontri tra tifoserie. Pertanto - secondo i legali - non può essere penalizzata un'intera piazza rispetto all'azione di 5 persone che sono state individuate e sanzionate. Al Tar del Lazio, inoltre, è stato fatto presente che mai, in passato, è stato adottato un provvedimento restrittivo così pesante, anche rispetto a gravi problemi di ordine pubblico avvenuti negli stadi italiani o all'esterno.
