Indagine Aias, Maraia (M5s): «La Morgante si dimetta dall'Asl»

Il deputato chiede di dimettersi alla dirigente, non indagata ma citata per degli sms con Bilotta

Dopo i dettagli emersi nell'inchiesta Aias, il deputato grillino chiede le dimissioni dalla dirigente dell'Asl di Avellino.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Seppur non indagata la Morgante non è immune di giudizio politico, la sua vicinanza alle persone interessate dall’indagine ci impone una riflessione seria. Dobbiamo scindere la politica dalla sanità. La manager dell’Asl, come risulta dalle intercetteziani con il Bilotta, era a conoscenza di tutto soprassedendo su tutto, sulla mancanza di accreditamento, sulla gestione dei fondi pubblici, sull’inadeguatezza delle strutture, sul mancato pagamento dei salari ai dipendent. Per questo e altri motivi chiedo le sue dimissioni». Il deputato del Movimento 5 Stelle, Generoso Maraia, usa parole durissime per commentare l'inchiesta della Procura di Avellino sulle onlus irpine, «Aias» e «Noi con Loro», specializzate nell'assistenza dei disabili . E soprattutto il ruolo della manager dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, che non è indagata ma viene citata nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari firmata dal gip, Paolo Cassano, su richiesta del capo della Procura avellinese, Rosario Cantelmo, e dell'aggiunto e titolare dell'inchiesta, Vincenzo D'Onofrio.  Un provvedimento che ha portato agli arresti domiciliari dell'ex presidente di Aias, Gerardo Bilotta, e di Massimo Preziuso, oltre all'applicazione dell'obbligo di firma per Annamaria Scarinzi, moglie dell'ex presidente del consiglio, Ciriaco De Mita. (A fine articolo trovi tutti gli approfondimenti sull'inchiesta: a partire dalle intercettazioni su Ciriaco De Mita e la moglie Annamaria Scarinzi)

Perchè la manager Asl è citata nell'ordinanza?

Della Morgante Ottopagine.it vi ha parlato nell'approfondimento di ieri. Nell'ordinanza viene citato uno scambio di sms proprio fra Bilotta e la dirigente dell'Asl. L'ex presidente comunica di aver incontrato Ciriaco De Mita in Regione. E di aver appreso da lui che l'accreditamento dovuto per legge sarebbe arrivato in giornata.

«Ok», risponde la Morgante.

L'accreditamento al servizio sanitario regionale, al quale Bilotta si riferisce, è un documento concesso dalla Regione per accedere ai fondi dedicati. L'Aias negli anni passati ha usufruito di un accreditamento provvisorio, sul quale doveva vigilare l'Asl, che le ha concesso l'accesso ai finanziamenti e che ora è finito nel mirino della Procura.

Proprio sugli sms fra Bilotta e la Morgante si sofferma il gip che scrive «ciò che colpisce di questi due messaggi è come il dato che il Bilotta riporta, che evidentemente dovrebbe rimanere segreto, in ragione della sua anomalia (De Mita non dovrebbe ricoprire alcun ruolo nella gestione di Aias), venga invece tranquillamente comunicato addirittura al direttore generale dell'Asl (vale a dire all'Ente di controllo) e da questi tranquillamente liquidato con un laconico “ok”, a dimostrazione evidente di come la dottoressa Morgante fosse pienamente consapevole del tutto e fosse addirittura preavvertita (è evidente, dal tenore dei due messaggi, che quest'ultima abbia conoscenza a monte di ciò che è l'oggetto della comunicazione del Bilotta)».

Le parole del deputato grillino:

In proposito Maraia scrive sul suo sito personale "GenerosoMaraia.it": «Le indagini che hanno coinvolto le associazioni “Aias” e “Noi con loro”, fanno emergere un quadro preoccupante della gestione dei servizi di cura ai disabili e, più in generale, dell’intero sistema della sanità in provincia di Avellino . Ad oggi le indagini hanno portato agli arresti domiciliari il presidente dell’associazione Aias, l’architetto Bilotta, e all’obbligo di firma la moglie di Ciriaco De Mita Anna Maria Scarinzi. Dalle intercettazioni telefoniche viene fuori un intreccio forte tra politica e sanità, mondo nel quale poter fare affari. Le persone interessate, tra le quali il figlio dell’Architetto Bilotta, lo stesso Bilotta, la signora Scarinzi ed il Manager Asl Morgante, rappresentano un forte legame tra le due associazioni, il mondo politico e la sanità, legame che negli anni ha alimentato il più becero clientelismo politico. Non entro nel merito dell’inchiesta onde evitare strumentalizzazioni ma non posso esimermi dall’esprimere il mio stupore dopo aver appreso che la Manager Morgante fosse a conoscenza di tutto. La signora Morgante fa parte a tutti gli effetti del sistema politico Demitiano, per questo alla luce delle indagini in corso e dei gravi fatti che ne emergono chiedo le sue immediate dimissioni».

«Grazie alla lettura delle intercettazioni - continua il deputato pentastellato - ho capito per quale motivo la Dirigente Asl Morgante non risponde alle richieste che le ho rivolto sull’accreditamento delle strutture private in provincia. Ho chiesto più volte alla Morgante di sapere quante sono le strutture ed i soggetti privati che operano nella sanità irpina, ho chiesto più volte di poter vedere i contratti stipulati dall’ASL con tali soggetti, al fine di poter verificare in che modo vengono spesi i soldi dei cittadini. Ho chiesto più volte di sapere a che punto sono le procedure per la realizzazione della radioterapia presso l’ospedale di Ariano dal momento che tutto lascia pensare che la radioterapia verrà collocata presso la clinica privata di Mirabella e non nell’ospedale pubblico di Ariano. Nessuna risposta. La trasparenza non piace alla Morgante, la quale preferisce non rendere pubbliche le informazioni che per legge sarebbe tenuta a dare. Ho capito che per tutte le domande che ho rivolto alla Morgante ho sbagliato interlocutore, avrei dovuto rivolgermi a De Mita e non a lei. Per questi motivi chiedo le dimissioni della Morgante, o meglio, per questi e per altri validi motivi che stanno causando numerosi danni alla sanità irpina. Penso alla riduzione dei posti letto pubblici, allo spezzettamento dell’offerta sanitaria che è funzionale solo alle cliniche private e dannoso per i cittadini, penso al drammatico taglio dei posti di guardia medica, alle condizioni di lavoro inaccettabili nei 118».

«Chiederò al Ministro della Salute - conclude -  il suo intervento sulla questione. Non possiamo lasciare la sanità pubblica in mano a dei politici senza scrupoli, non possiamo continuare ad alimentare questo sistema politico, dobbiamo mettere fine alla prima repubblica in Irpinia».

(LEGGI IL COMMENTO: «Inchiesta Aias: c'è chi pensa giustizia a orologeria» e LEGGI DELLA STESSA INCHIESTA:  «Inchiesta Aias: tutte le intercettazioni su lady De Mita?»«Inchiesta Aias e quelle intercettazioni su Ciriaco De Mita» «Aias e lady De Mita: arresti e obblighi di firma ai raggi x»  «Le De Mita, la signora delle pulizie e quei fondi alla Onlus»  e «La Onlus della De Mita, Aias e quel registro dei conti rubato»).