"Spero che la Diocesi di Avellino apra il processo di canonizzazione e proclami il dottore Antonio Volpe Servo di Dio". Così il professore Fausto Baldassarre lancia un invito a riflettere sulla storia dell'ematologo morto lo scorso 21 maggio ad Avellino. Medico dell'ospedale San Giuseppe Moscati, uomo di fede, scrittore e diacono Volpe è stato particolarmente amato in Irpinia.
Volpe viveva la sofferenza dei malati
"Il dottor Volpe ha mostrato e dimostrato che bisogna tradurre nel reale la Parola di Dio - spiega Baldassarre - .
Cura e prendersi cura:il metodo del cuore .La trasfusione di amore verso chi soffre è stata l'essenza della missione -professione del dottore Volpe. Medico dell'Ospedale Moscati di Avellino ha vissuto nelle corsie il dolore e donato carità e scienza, sulle orme del nostro Santo irpino, San Giuseppe Moscati.Per il Dottor Volpe occorre intraprendere la strada dell'umanizzazione, senza mai lasciarsi catturare dalla fredda glaciale aziendalizzazione".
Volpe esempio di scienza e carità
Il cristianesimo è una cosa serissima, non una semplice sequenza di omelie.Da tempo si soffre di Documenti e di parole incomprensibili. Il medico Volpe con la semplicità evangelica ha operato. La chiesa irpina risplende di luci come quelle della Beata Teresa Manga Criniello, del servo di Dio lodovico Acernese, del santo Criscitelli di Manna.
Santità diverse ma unite tutte dal filo rosso della Missione. In queste figure trova la sua collocazione la spiritualità del Medico prematuramente scomparso di Avellino. Antonio Volpe dinanzi alla sofferenza non ha voltato le spalle si è chinata su di essa con scienza e carità. È questa lezione per tutti.Non lasciamoci contagiare dal virus dell indifferenza", conclude Baldassarre.
