Avellino,fabbrica i fiamme: è un disastro, gente evacuata

Protesta la popolazione delle case vicine

Il prefetto di Avellino, Maria Tirone, ha dichiarato lo stato di emergenza.

Avellino.  

11) Stefano Sorvino, avellinese e direttore generale dell’Arpa Campania, l’organismo deputato al controllo di acqua, aria e suolo, promette risultati sulla presenza di diossine nel giro di 48-72 ore, mentre già domani pomeriggio si potrà avere un quadro certo sulla presenza di polveri e di metalli nell’aria e al suolo.

Il luogo maggiormente monitorato, con campionatori ad alto volume fatti giungere da Battipaglia, è la città ospedaliera, dove il fumo aveva iniziato a creare serie infiltrazioni.

L’Arpac, chiarisce Sorvino, sta operando fin dai primi minuti dell’incendio ma potrà effettuare approfonditi prelievi per poi analizzarli soltanto quando i vigili del fuoco avranno domato le ultime fumarole, ancora attive sul sito.

10) Alla frettolosa comunicazione fatta filtrare dalla sala crisi allestita in Prefettura (citiamo testuale: "non ci risulta la presenza di piombo"), con evidente riferimento a quanto da noi scritto nell'immediatezza dell'incendio, confermiamo con assoluta certezza che nella colonna di fumo levatasi non può non esserci piombo. La Ics produce diversi componenti per le batterie, tra questi i terminali di punta (coppie) che sono in piombo. Di conseguenza, all'interno della fabbrica il piombo c'è. E le temperature che si sono sviluppate all'interno dell'opificio possono fondere l'acciaio figuriamoci il piombo. Comprendiamo il tentativo di evitare eccessivi allasrmismi ma neanche la negazione dell'accaduto e la sua pericolosità può essere d'aiuto. 

9) L'incendio è stato quasi domato ora che sono le 18 e 46. Sul posto ci sono già tecnici dell'Arpac e periti della Procura della Repubblica che, con il sostituto D'Onofrio, ha d'ufficio aperto un fascicolo per disastro ambientale. 

8) È iniziata la passerella dei politici. All'arrivo del sottosegretario all'Interno, il 5Stelle Carlo Sibilia, dovrebbero aggiungersi il ministro dell'Ambiente Costa e il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca. Avvistata nei pressi dell'incendio anche Roberta Santaniello, del Pd. Il loro arrivo, assolutamente ininfluente riguardo il disastro in atto, testimonia soltanto che Avellino è su tutti gli organi d'informazione nazionali e che quindi la "presenza" ha un suo ritorno in termini di visibilità.

7) A seguito del rogo di Pianodardine, a partire da questa sera e fino a prossima comunicazione, le raccolte sono sospese, a seguito della chiusura dell'impianto Stir disposto dalle autorità sanitarie. 
Pertanto si chiede ai cittadini dei comuni irpini di non depositare i rifiuti in strada a partire da questa sera, venerdì 13 settembre e fino a prossima disposizione.

6) Ad Avellino domani scuole chiuse.

5) L'incendio ha ripreso intensità in un'altra parte della stessa fabbrica. I vigili non riescono a venire a capo delle fiamme, anche se sono riusciti a mettere in sicurezza l'impianto di metano e il distributore di benzina. 

4) Infuriata la gente che abita nelle immediate vicinanze della fabbrica, a Pianodardine. Rossella Strianese, giornalista di Ottochannel che si trova sul posto, riferisce di scene di isteria e di rabbia impotente delle persone che abitano a Pianodardine e alla Ferrovia, popoloso rione di Avellino. Ci sono più emergenze da affrontare. Quella più immediata è nelle mani del vigili del fuoco che stanno presidiando il distributore di benzina attiguo alla Ics in fiamme e, altra preoccupazione, lo snodo del gas metano che fornisce tutto il nucleo industriale.

Sotto accusa, riferisce Rossella Strianese, è la comunicazione ufficiale, totalmente assente nonostante la proporzione del disastro e nonostante sia oramai trascorsa più di un'ora. La popolazione non è stata avvertita di nulla né ha notizie circa i rischi che sta correndo in questo momento.

3) Il prefetto di Avellino, Maria Tirone, ha dichiarato lo stato di emergenza. Ogni abitazione nelle immediate vicinanze la fabbrica è stata o sarà evacuata. C'è il rischio di ulteriori esplosioni. La nube tossica, che nel frattempo ha raggiunto la città di Avellino, si sta estendendo ed è oramai visibile a chilometri di distanza coprendo un'area immensa.

2) Testimoni riferiscono di una serie di esplosioni e di batterie che la forza delle deflegrazioni hanno fatto arrivare fino alla stra, lambendo le auto in transito. Non si ha notizia, per il momento, di persone rimasdte ferite ad effetto dell'incendio e delle successive esplosioni. Ma le comunicazioni ufficiali sono assolutamente carenti in tal senso.

1) E' in fiamme una fabbrica di Pianodardine. Una colonna alta e densa di fumo nero sta piombando sulla città e si sta espandendo anche nelle zone circostanti. I fumi sono tossici. I vigili del fuoco e la protezione civile invitano tutti ad abbandonare la zona. Tutte le altre fabbriche stanno evacuando gli operai.

Le fiamme sono localizzate tra lo stabilimento della Irpinia Calcestruzzi di Silvio Sarno e la fabbrica attigua, che dovrebbe essere la Ics, un opificio che si occupa della produzione di batterie.

Al momento non si riesce a comprendere cosa stia bruciando, perché non ci sono comunicazioni ufficiali. Ma è certo che l'allarme e la preoccupazione si sono diffusi in pochi minuti, vista l'entità dell'incendio e alla luce della possibilità che ad andare in fiamme siano sostanze chimiche, altamente tossiche, derivanti dagli acidi che vengono utilizzati per le batterie delle auto.

 

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