Un documentario per salvaguardare la musica popolare

I maestri Antonio Infantino e Luigi Cinque, nel paese della tarantella, a Montemarano

Il documentario, che vede la partecipazione dei musicisti di Montemarano, rappresenta una vera e propria pietra miliare della tradizione popolare

Montemarano.  

 

Lo sciamano della musica popolare è tornato in Irpinia scegliendo Montemarano come set cinematografico per un documentario sulla sua vita. La città della tarantella e del carnevale ha ospitato le riprese dell’ultimo lavoro del regista Luigi Cinque, che ha scelto di raccontare il mondo delle tradizioni popolari e il rapporto con il cambiamento della società partendo dalla vita del noto musicista di Tricarico e dal paese che meglio ha saputo preservare e tramandare le sue tradizioni. Infantino era già stato a Montemarano la scorsa estate in occasione di Tarantella for Africa.

Così Roberto D’Agnese, organizzatore della kermesse e direttore della Scuola di tarantella Montemaranese: “Con grande piacere e onore ho accolto la richiesta di Luigi Cinque e di Antonio Infantino di girare delle scene a Montemarano. Ho conosciuto personalmente Infantino in occasione di Tarantella for Africa 2015 e ho scoperto subito una persona saggia e carismatica, in grado di arricchirti con ogni sua visione delle cose. La nostra associazione, la Scuola di Tarantella Montemaranese, in collaborazione con Luigi D’Agnese, responsabile del museo etnomusicale, è onorata della loro presenza. Di Luigi Cinque ho subito apprezzato la professionalità e la semplicità. Questo documentario, che vedrà la partecipazione dei musicisti di Montemarano, rappresenterà una vera e propria pietra miliare della tradizione popolare”.

Gianni Vigoroso