Chiacchio: "Sono fiducioso, capisco la rabbia di Taccone"

L'avvocato: "Se un soggetto non è coinvolto in intercettazioni non può essere condannato"

Avellino.  

 

di Redazione Sport

Ai microfoni di OttoChannel è intervenuto anche l'avvocato Eduardo Chiacchio, pronto a difendere in tutte le sedi le ragioni dell'Avellino Calcio: "Sono abbastanza fiducioso, ma sono abituato a pronunciarmi soltanto dopo le sentenze. In questo momento sappiamo che se un terzo soggetto non viene coinvolto nelle intercettazioni non ci sono assolutamente i presupposti per condannarlo. Per cosa, poi? Sono convinto che con queste determinazioni del Tribunale abbiamo posto una base importante per il proscioglimento dell'Avellino, società alla quale sono particolarmente legato e che aiuto sempre molto volentieri. Mi ritengo molto soddisfatto dell'andamento processuale. Se non ci sono intercettazioni a carico, il deferimento non può che essere rigettato. Noi siamo pronti a difenderci, io mi sono concentrato subito sul merito perchè mi rendevo conto che il presidente non dava tanto spazio ai concetti espressi benissimo dai miei colleghi. Ho capito subito che mi dovevo concentrare su quella che è la carta a mio avviso di notevole valenza (caso Doni ndr). E' normale che Taccone, tirato in ballo con richiesta di radazione, sia ferito e lo capisco perfettamente: si parla di 5 anni di squalifica e di un'ammenda di 60mila euro, provate a mettervi nei suoi panni. Sono molto fiducioso e l'ho detto già in altre occasioni, ma aspetto sempre le sentenze. Attendiamo con grande serenità, siamo soltanto al primo grado di giudizio, ma spero che sia anche l'ultimo. SIano altri ad appellarsi, non certamente noi".

Clicca qui per l'intervista integrale di 696 TV Otto Channel a Eduardo Chiacchio dopo l'audizione presso il TFN a Roma per il caso Catanzaro (tratto da OttoChannel.tv)