Caos Sidigas, spunta una proposta di concordato in bianco

I legali della difesa avrebbero chiesto 6 mesi di tempo per definire un piano di rientro

Avellino.  

Come ormai di dominio pubblico, nella mattinata odierna, militari della compagnia della Guardia di Finanza di Avellino hanno portato a esecuzione un decreto di sequestro preventivo d'urgenza nei confronti di Giananadrea De Cesare (indagato, ndr) e del “gruppo di imprese” a lui riconducibile per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro. L’unico conto alla rovescia che così ha un effettivo valore non può, più, dunque, essere quello in vista dell'esordio ufficiale stagionale dell'U.S. Avellino il 4 o l'11 agosto prossimo in Coppa Italia di Lega Pro (senza la minima ossatura tecnica e dirigenziale, ndr). Ad avere valore è ormai solo una data: venerdì 12 luglio; il giorno fissato dal Tribunale di Avellino per l’udienza fallimentare della Sidigas.

I legali del gruppo dell'amministratore delegato Gianandrea De Cesare saranno in aula alle 9,30 con l'obiettivo di rimodulare l’accusa contenuta nell’istanza del procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e avrebbero già proposto un concordato preventivo in bianco con richiesta di rinvio di 6 mesi per mettere in piedi un piano di rientro (così, almeno in linea teorica, potrebbero partire anche le stagioni delle squadre sportive, ndr). Nel contempo, è scatta l'azione a tutela dei creditori da parte della Procura della Repubblica.

Fiato sospeso. Il futuro si fa sempre più nebuloso e si fa sempre più intricata la matassa relativa a tempi, modi e possibilità (allo stato attuale non attuabile, ndr) dell'eventuale vendita dell'U.S. Avellino e della Scandone, indicate nel comunicato ufficiale della stessa Procura della Repubblica come facenti parte del "circuito imprenditoriale del "gruppo De Cesare" nel quale venivano reimmesse (cono condotte di riciclaggio infragruppo) parte delle risorse" oggetto della "distrazione".

Intanto, lo stesso De Cesare avrebbe incontrato nelle scorse ore, a Roma, Piero Camilli, ex presidente del Grossetto ed attuale presidente della Viterbese. Camilli, che è in procinto di cedere il club laziale, avrebbe sondato il terreno per il club biancoverde. Resta alla finestra anche Angelo D'Agostino, che potrebbe essere affiancato da una figura con esperienza nel mondo del calcio per prendere in mano le sorti della società irpina. Non è da escludere, però, che la Sidigas, mentre la Scandone si appresta a salutare ufficialmente la Serie A dopo diciannove stagioni consecutive, tenti di gettare le basi per un biennio con costi contenuti in attesa di appianare le proprie pendenze.

Il presidente Claudio Mauriello avrebbe chiesto ad alcuni dei protagonisti della scorsa stagione di continuare a temporeggiare mentre, sottotraccia, Salvatore Di Somma sarebbe stato sollecitato a collaborare per la complessa costruzione di una rosa che potrebbe avere in Ezio Capuano la propria guida tecnica.

Foto: Enrico Coppola.