Avellino, ora è cruciale la mediazione istituzionale di Festa

Le scadenze incombono, ma continua a mancare un vero punto di incontro all'interno della IDC

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Avellino.  

Mentre la Curva Sud continua la sua contestazione, non solo nei confronti dell'attuale proprietà, ma anche degli imprenditori irpini, tacciati, a colpi di striscioni, di non scendere in campo per l'Avellino in maniera risoluta e risolutiva (dopo D'Agostino, nel mirino sono finiti anche Gubitosa, Marinelli e Matarazzo, ndr), è sempre e solo il caos a regnare, sovrano, in casa biancoverde. Nel pomeriggio di ieri, l'amministratore unico Nicola Circelli, nel confermare l'avvenuto pagamento di stipendi e contributi, ha dichiarato: “Non ho mai fatto mistero di non riuscire, da solo, a mandare avanti la società sportiva ed assicurare la solidità finanziaria ed economica richiesta dalla Federazione e per la quale i soci della IDC S.r.l. non sono riusciti, finora, a prestare idonee garanzie. Questa è una settimana delicata e decisiva.” Il riferimento è, ovviamente, alla documentazione, mancante o da integrare, da parte di alcuni soci, relativa alla solvibilità economica e all'onorabilità bancaria, da presentare entro il prossimo venerdì alla Commissione FIGC, che ha già concesso due proroghe. In ballo c'è l'iscrizione al prossimo campionato e da scongiurare un nuovo blocco dell'operatività per la rappresentanza legale. “Si deve guardare avanti e ci vuole chiarezza.” ha, inoltre, aggiunto Circelli, ma la giornata è iniziata con notizie contraddittorie circa un incontro con il socio Izzo e i componenti della sua area: smentito categoricamente dal primo; confermato, almeno in termini di un contatto, da fonti vicine ai secondi. Sembra, dunque, poter essere solo il sindaco Festa, il vero ago della bilancia con un ruolo di mediazione istituzionale che si traduca nella promozione di un incontro, pubblico o privato, tra le parti.