U.S. Avellino, dentro o fuori: l'aut aut di Festa

Indicato il prezzo per acquistare la società, altrimenti Circelli sarebbe pronto ad andare avanti

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Avellino.  

Gianluca Festa è pronto a convocare, a Palazzo di Città, Nicola Circelli e Luigi Izzo, con gli annessi soci delle rispettive aree, ma a una precisa condizione: che gli imprenditori irpini, interpellati e sollecitati nelle scorse ore dai tifosi, decidano di farsi avanti con un'offerta ufficiale per rilevare l'U.S. Avellino.

È, dunque, iniziato un fine settimana di riflessione per le parti chiamate in causa: da Angelo D'Agostino a Carmine Marinelli, supportato da altri potenziali soci. Sono in corso valutazioni circa l'investimento che andrebbe posto in essere per liquidare l'attuale proprietà. Dopo gli incontri tenuti nel pomeriggio di ieri, si procederebbe a chiamare negli uffici del Comune di Avellino gli attuali dirigenti soltanto qualora venisse rappresentata la volontà di soddisfarne le richieste economiche, che sarebbero state già da tempo indicate da Circelli allo stesso primo cittadino.

Compresa la caparra versata da Di Matteo, la cifra ritenuta congrua sarebbe di poco inferiore ai 400mila euro. Viceversa, non dovrebbe tenersi alcun tavolo. In tal senso, lo stesso Circelli, dopo aver manifestato la volontà di rilevare le quote di Autorino, De Lucia e Izzo (in rigoroso ordine alfabetico, ndr) e di farsi affiancare da figure già attive nel mondo del calcio, avrebbe offerto rassicurazioni circa il saldo di contributi e il pagamento degli stipendi dei mesi di febbraio e marzo (scadenza 16 marzo, ndr) qualora nessuno dovesse procedere in direzione della formalizzazione di un'intesa.

Insomma, nessun altro atto intermedio: o si cambierà o si continuerà con la IDC, che deve però, intanto, ancora definire i suoi equilibri interni e presentare le documentazioni pretese dalla Commissione FIGC per l'acquisto delle società, che si riunirà a partire dal prossimo lunedì.