Avellino, la favola di Garofalo: l'irpino doc stende il Rende

I biancoverdi mettono una mezza ipoteca sulla salvezza tornando al successo dopo più di due mesi

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Avellino.  

L'Avellino mette una mezza ipoteca sulla salvezza tornando al successo dopo più di due mesi nello scontro diretto in trasferta sul campo del Rende. A decidere il match l'irpino doc Garofalo, che al suo esordio in biancoverde ha realizzato il suo primo gol tra i professionisti regalando 3 punti pesantissimi ai lupi. La rete decisiva è arrivata al minuto di gioco numero 71 con un colpo di testa perentorio del centrocampista, classe '99. Garofalo è subentrato a Di Paolantonio, che si è fatto parare un calcio di rigore da Borsellini al 7' del primo tempo. Aumentano a 17 i punti di vantaggio sul penultimo posto: se alla fine del campionato dovessero essere superiori a 8, la permanenza in categoria sarebbe cosa fatta pure chiudendo quintultimi, senza necessità di disputare i playout. Prima vittoria del 2020.

Le scelte iniziali - L'Avellino è quello anticipato alla vigilia: Celjak torna ad agire largo a destra a centrocampo; Izzillo titolare alle spalle dell'unica punta Pozzebon, preferito ad Albadoro, in tandem con Micovschi. In difesa rientra Laezza dopo un turno di squalifica. Nel Rende tre sorprese tra gli interpreti: Origlio funge da terzino destro; Loviso è in campo dal primo minuto, in mediana; Godano viene schierato in attacco. Al “Razza” di Vibo Valentia continua lo sciopero del tifo irpino, in segno di contestazione alla proprietà. Sono 14 i tifosi al seguito della squadra.

Primo tempo - L'Avellino parte forte e, al 2', invoca un calcio di rigore per un sospetto abbraccio in area di rigore tra Blaze e Laezza, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Di Paolantonio. Al 6', altro corner e stavolta il penalty viene concesso dall'arbitro Repace della sezione di Perugia, che ravvisa un atterramento di Micovschi da parte di Bruno. Protestano i padroni di casa, sul dischetto si presenta Di Paolantonio che calcia forte ma centrale favorendo la respinta di Borsellini. Tiro dagli undici metri fallito come un girone fa dal centrocampista teramano, che al “Partenio-Lombardi” fu fermato da Savelloni. Micovschi prova a ribadire la palla in rete di testa, ma non riesce a dare forza all'incornata. Il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Al 13', violenta bordata di Murati, la palla termina abbondantemente sul fondo. Al 15', braccio largo di Rossini sul volto di Parisi, si innesca un parapiglia che viene sedato a fatica, ma senza ricorso ai cartellini. Segue, poi, una fase di sostanziale equilibrio, che si prolunga sino alla mezz'ora, senza ulteriori sussulti. Al 33', Micovschi spreca a tu per tu con Germinio, che gli sporca la stoccata oltre la linea di fondo. Ancora angolo, Celjak raccoglie il pallone e mette dentro per Pozzebon, che non arriva all'impatto con la sfera. Al 41', chance per i lupi. Parisi ci prova da posizione angolata, da distanza ravvicinata, ma non riesce a trovare la coordinazione necessaria per impensierire Borsellini. Al 43', Morero svirgola il rinvio, non ne approfitta, però, Libertazzi, che poco prima aveva calciato alto sulla traversa. Si va al riposo sullo 0-0.

Secondo tempo - Si riparte con il Rende subito pericoloso. Godano va via sull'out mancino, entra in area di rigore e calcia sull'esterno della rete da posizione defilata. Al 52', doppio cambio tra le file irpine: esordio in biancoverde di Garofalo, che rileva Di Paolantonio, mentre Albadoro entra al posto di Micovschi. Avellino con il 3-4-1-2. La partita continua senza offrire emozioni e spunti di cronaca. Al 69', problemi per Izzillo in seguito a un contrasto di gioco. Capuano getta nella mischia Ferretti. Al 72', improvviso lampo: Pozzebon stacca con un ottimo terzo tempo su spiovente dalla destra di Celjak, Borsellini è lesto e reattivo nell'andare giù e bloccare a terra e la conclusione. Al 79', ci prova Ferretti da lontano, l'estremo difensore biancorosso la fa sua senza difficoltà. All'81', sponda di Illanes, Lezza sbuca sul secondo palo e in scivolata trova l'opposizione di un difensore a due passi dalla linea di porta. Il forcing finale premia gli ospiti. Sugli sviluppi dell'ennesimo calcio d'angolo, Avellino in vantaggio: sinistro vellutato di Ferretti per Garofalo, che arriva a rimorchio come un treno, per vie centrali; stacca e impatta di testa piegando le mani a Borsellini. Prima rete tra i professionisti alla prima presenza con la sua squadra del cuore, per il classe '99 di Lioni, arrivato nel corso del mercato invernale dalla Sambenedettese. All'81' è 0-1. Rossetti per Pozzebon, due giri di lancette più tardi, per gestire il prezioso risultato. Regoli si gioca la carta Ndiaye per Collocolo. Ai calabresi, però, non basta, così come non bastano quattro minuti di recupero. L'Avellino sbanca per la seconda volta in stagione il “Razza”, con lo stesso risultato con cui aveva steso la Vibonese, e veleggia con serenità, in attesa di possibili svolte societarie, in direzione del derby di mercoledì (ore 15) al “Partenio-Lombardi”, contro la Paganese, battuta 3-0 al “Granillo” dalla capolista Reggina.

Il tabellino.

Rende - Avellino 0-1

Marcatore: st 36' Garofalo.

Rende (4-3-3): Borsellini; Origlio, Germinio, Bruno, Blaze; Murati, Loviso (1' st Vivacqua), Collocolo (41' st Ndiaye); Rossini, Libertazzi, Godano (21' st Saveljevs). A disp.: Savelloni, Palermo, Negri, Ampollini, Cipolla, Nossa, Fornito, Giannotti, Navas. All.: Rigoli.

Avellino (3-4-2-1): Dini; Illanes, Morero, Laezza; Celjak, De Marco, Di Paolantonio (7' st Garofalo), Parisi; Micovschi (7' st Albadoro), Izzillo (24' st Ferretti); Pozzebon (39' st Rossetti). A disp.: Tonti, Njie, Alfageme, Evangelista, Sandomenico, Federico, Rizzo. All.: Capuano.

Arbitro: Repace della sezione Perugia. Assistenti: Franco della sezione di Padova e Munerati della sezione di Rovigo.

Note: Al 7' pt Borsellini para un rigore a Di Paolantonio. Ammoniti: Blaze e Pozzebon per reciproche scorrettezze; Origlio e Garofalo per gioco falloso. Angoli: 2-8. Recupero: pt 1'; st 4'. Spettatori: 105 (di cui 14 da Avellino) per un incasso di 385 euro.

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