L'Avellino è un rullo compressore, blitz a Catanzaro: 0-1

Quinta vittoria di fila, undicesimo risultato utile consecutivo. Al "Ceravolo" decide Bernardotto

l avellino e un rullo compressore blitz a catanzaro 0 1

Elaborazione grafica: pagina Facebook U.S. Avellino 1912

Avellino.  

Secondo posto difeso, terzo blindato. L'Avellino non fa sconti nemmeno al Catanzaro, diretta concorrente per un posto al sole nelle zone alte della classifica, vincendo al “Ceravolo” con il finale di 0-1. Quinta vittoria e undicesimo risultato utile consecutivomomentaneo -9 dalla capolista Ternana (che ha, però, due partite da recuperare); +1 confermato sul Bari, corsaro a Castellammare di Stabia (0-2) e gap sugli odierni dirimpettai che sale a 9 punti. I numeri della marcia, autorevole, dei biancoverdi vanno, inoltre, aggiornati con la nona gara nelle ultime undici senza subire gol. Un bunker che ha retto anche senza il suo ultimo baluardo, Francesco Forte. Nel giorno in cui avrebbe potuto superare Domenico Cecere al secondo posto nella classifica dei minuti consecutivi con la porta inviolata, il portierone dei biancoverdi, da marziano tra i pali, si è riscoperto umanissimo per effetto di un fastidio alla schiena che lo ha messo fuori causa, consegnando a Pane il ruolo di titolare e a De Simone, al posto dello squalificato Braglia, l'apprensione di una partita senza un estremo difensore di scorta in panchina.

Altra gara estremamente solida, quella dei lupi. Che non sono lassù per caso e lo hanno dimostrato ancora una volta e di più, evitando anche di cadere nella trappola di un possibile rilassamento in concomitanza con il turno di riposo osservato la scorsa domenica. Anzi. L'opportunità di ricaricare le batterie ha fatto la differenza contro i giallorossi, che di energie, invece, ne hanno spese, eccome, non più tardi di tre giorni fa per superare 2-1 la Ternana. Nei primi venti minuti autentica partita a scacchi ed equilibrio sovrano, spezzato, al 21', dal quinto centro in campionato di Bernardotto (in posizione sospetta), preferito a Maniero dall'inizio. Altra dimostrazione di quanto Braglia abbia in pugno l'organico, ne conosca pregi e difetti; sfumatura tecnico-tattiche, psicologiche, motivazionali e stato di forma dei singoli e del collettivo. Cross di D'Angelo, contro-cross di Ciancio e zampata risolutiva dell'attaccante al secondo gol di fila. Quello che deciderà la partita. Scacco matto. Le pedine si riallineano e l'Avellino non lascia passare nemmeno i pensieri degli avversari. Si va al riposo sul risultato di 0-1.

Il Catanzaro è, però, una squadra di assoluto valore e lo dimostra costruendo due limpide palle-gol che dimostrano che c'è pure il destino e un gruppo profondo alla base delle fortune degli ospiti. E sì, perché Pane, che questa partita nemmeno doveva giocarla, sale sugli scudi: i piedi per dire “no” a un bel tiro di Verna; una mano aperta per stoppare il colpo di testa in tuffo di Curiale, favorendo la pulizia dell'area di rigore di Tito. Meritato l'abbraccio a fine gara dell'allenatore dei portieri, Angelo Pagotto, che domenica scorsa, a Ottopagine.it e 696 TV OttoChannel aveva raccontato di ritenersi un privilegiato a lavorare con lui e Forte. Il barbuto numero uno subisce pure un paio di colpi, ma resta in piedi. Il resto è una partita maschia, con l'Avellino che non si sottrae mai ai duelli fisici dimostrando un'altra arma di non poco conto, ovvero il grande temperamento. Duelli all'ultimo colpo, a costo di beccare due gialli che costano a Miceli l'espulsione per somma di ammonizioni, al minuto di gioco numero 82, e a e D'Angelo il cartellino che gli impedirà di poter essere della contesa domenica, al “Partenio-Lombardi”, contro la Paganese. Rientrerà, però, da un turno di stop Aloi, oggi ottimamente sostituito da De Francesco, scongiurando la coperta corta nel paccetto interni del settore nevralgico. Anche con l'uomo in meno, pareggiato tre minuti oltre il novantesimo da un altro doppio giallo, rimediato da Carlini, gli ospiti si confermano formato trincea e vincono un'altra battaglia. Il tempo di fare benzina e il carrarmato biancoverde è ripartito; continua a calpestare avversari coi suoi cingoli e la Serie B, ormai è inutile girarci intorno, nel mirino.

Il tabellino.

Catanzaro - Avellino 0-1

Marcatore: pt 21' Bernardotto.

Catanzaro (3-4-2-1): Di Gennaro; Scognamillo, Fazio, Gatti; Garufo (41' st Molinaro), Verna, Corapi (9' st Evacuo), Porcino (9' st Risolo); Carlini, Casoli (38' st Grillo); Curiale (9' st Jefferson). A disp.: Iannì, Branduani, Parlati, Pierno, Riccardi, Baldassin. All.: Calabro.

Avellino (3-5-2): Pane; L. Silvestri, Miceli, Illanes; Ciancio, Carriero, De Francesco, D'Angelo (30' st Adamo), Tito; Fella (20' st Santaniello), Bernardotto (20' st Maniero; 39' st Dossena). A disp.: Rizzo, Rocchi. All.: De Simone (squalificato Braglia).

Arbitro: Rutella della sezione di Enna. Assistenti: Gualtieri della sezione di Asti e Massimino della sezione di Cuneo. Quarto ufficiale: Di Marco della sezione di Ciampino.

Note: Espulsi: al 37' st Miceli e al 48' st Carlini per somma di ammonizioni. Ammoniti: Carlini, Scognamillo, D'Angelo, Miceli, Evacuo, L. Silvestri, Ciancio, Garufo. Angoli: 7-1. Recupero: pt 1', st 6'. Gara a porte chiuse.