Questione stadio, Taccone: "Espanyol? Un suicidio non giocare"

Il ritardo dell'autorizzazione dei lavori sta tenendo presidente e tifosi col fiato sospeso

Avellino.  

Nel bel mezzo della festa tenuta ieri al Campo Coni di Avellino, per il ritorno di logo e denominazione storica sulle divise sociali e della presentazione della squadra, si è alzato il grido d'allarme del presidente dell'Avellino, Walter Taccone. La questione Partenio-Lombardi sta tenendo tutti col fiato sospeso e l'ottimismo della scorsa settimana ha lasciato spazio alla paura di non fare in tempo ad ospitare l'Espanyol il prossimo 29 luglio.

L'autorizzazione ad effettuare i lavori allo stadio tarda ad arrivare. Senza il via libera da parte del Comune di Avellino, la società biancoverde non potrà ricevere l'ok da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Dei quattro step che compongono i lavori di manutenzione al Partenio-Lombardi, eliminazione della carbonatazione, riapertura Curva Nord, lavori al Partenio B e Tribuna Montevergine, il primo è quello più importante e richiede almeno quattro mesi di lavoro che non andrebbero però ad inficiare sul naturale svolgimento della stagione. 

Il presidente Taccone è stato chiaro: "Per colpa dei ritardi rischiamo di perdere l'amichevole contro l'Espanyol. Sarebbe una figuraccia a livello europeo. La pubblica amministrazione deve darsi da fare e sono disponibile ad andare incontro alle loro esigenze. Se saltasse il match contro l'Espanyol sarebbe un suicidio per noi, dato che abbiamo già sostenuto molte spese". A fine serata la difesa al sindaco Paolo Foti: "Sulla questione stadio il sindaco non c'entra assolutamente niente. Il problema sono le piccole lungaggini burocratiche. Il nostro sindaco va ringraziato per il suo impegno".

Carmine Roca