D'Agostino: "Serie B? Inutile fare promesse, ma in C non vogliamo restarci"

Il presidente dell'Avellino ha mandato in archivio la stagione 2021/2022 e illustrato i nuovi piani

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Avellino.  

Nei giardini di Villa Solimene, l'Avellino ha mandato in archivio la stagione 2020/2021 e messo nel mirino quella 2021/2022. Si riparte da Braglia in panchina e Di Somma nel ruolo di direttore sportivo. Il primo a prendere la parola, seduto di fianco a suo figlio Giovanni, amministratore unico della IDC, è stato il presidente Angelo Antonio D'Agostino: “La scorsa estate siamo partiti in ritardo, con tanti problemi. Di questi tempi, un anno fa, l’U.S. Avellino non esisteva, come società e come parco calciatori. Facendo un bilancio, oggi siamo in una buona condizione, anche migliore rispetto a società che portano avanti il proprio percorso da prima di noi. Si è lavorato bene, ma è merito di tutti coloro che ci sono stati vicini quest’anno. Un anno fa dicemmo che volevamo fare un progetto serio, in parte quel che avevamo previsto ci è riuscito, anche abbastanza bene. Speriamo di fare ancora meglio. Il calcio non è una scienza esatta, al di là del risultato abbiamo fatto un grande campionato, per poco non centravamo il colpaccio con la promozione in Serie B. Ma dalla sera stessa della sconfitta col Padova ero già focalizzato sul futuro. Volevamo dare continuità a un progetto nato un anno fa insieme a Di Somma e Braglia. Non conoscevo il mister prima, abbiamo un ottimo rapporto, a volte può essere conflittuale su alcune cose, ma fa parte del gioco. Quindi, ci tenevo a dire pubblicamente che daremo continuità al progetto: le conferme di Di Somma e Braglia sono doverose, anche perché squadra che vince non si cambia, e quest’anno abbiamo più vinto che perso".

"Ripartiamo dalla consapevolezza di dover evitare qualche errore commesso. Avevamo le idee chiare, era giusto dare continuità, non si poteva fare diversamente, è stato tutto molto veloce con Braglia, anzi era quasi scontato che le cose sarebbero andate così. Abbiamo in testa un progetto, a breve termine, ma di certo non di un anno, quindi era giusto e doveroso riconfermare la struttura tecnica. Siamo pronti anche per l’iscrizione al campionato. Avevamo già il via libera anche per partecipare alla Serie B, ma abbiamo dovuto purtroppo fare marcia indietro. Questa è la prova che tutti noi ci crediamo, portando avanti un grande progetto. L’obiettivo? L’anno scorso abbiamo detto una bugia, la diremo anche quest’anno (ride, ndr). Allestiremo sicuramente una squadra per fare meglio, ma nel calcio spendere e spandere non è garanzia di successo, non serve promettere di voler vincere il campionato, la Serie B non si compra investendo di più degli altri. Faremo, questo sì, di tutto per centrarla. Il focus è sempre quello di andare avanti. Anche economicamente ci converrebbe partecipare al torneo Cadetto e dalla Serie C vogliamo, anche per questo, tirarci fuori quanto prima possibile. Sarà un girone C difficilissimo, ma possiamo competere con qualsiasi piazza. Ciò però comporterà un sacrificio economico maggiore, dovendo aumentare la competitività della squadra. Se saremo fortunati potremo raggiungere obiettivi importanti".

"Stadio e Serie B? L’una non esclude l’altra, la procedura per la struttura non può incidere sugli esiti sportivi. Speriamo di riuscire quanto prima a fare dei passi in avanti decisivi. Campagna abbonamenti? Ad ora abbiamo la possibilità di far entrare mille tifosi, vediamo cosa succede nei prossimi giorni, ma con mille tifosi… Mi auguro che quest’anno riusciremo ad avere i nostri sostenitori allo stadio, da parte nostra speriamo di poter fare la campagna abbonamenti. Per il ritiro ci stiamo organizzando, da domani incominceremo a lavorare per vedere il da farsi, qualche idea già c’è (Salorno è in vantaggi su Sturno, ndr)”.