Turris - Avellino 1-2, le pagelle

Ciancio scatenato, Kanoute devastante. Maniero gioca per la squadra. Il migliore? Braglia

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Elaborazione grafica: pagina facebook U.S. Avellino 1912

Avellino.  

Turris – Avellino 1-2, le pagelle.

Avellino (3-4-3)

Forte 6: Incolpevole sulla sassata di Tascone che batte sull'erba bagnata e si spegne all'angolino, ben protetto da difesa e centrocampo, si sporca i guantoni solo per far suo un colpo di testa velleitario di Leonetti.

Silvestri 6.5: Grinta, personalità e pochi fronzoli quando c'è da fare a sportellate coi dirimpettai. La solita garanzia. La traversa gli nega la gioia del gol.

Dossena 7: Giganteggia nel gioco aereo, annulla Santaniello. Granitico.

Bove 6.5: Partita di grande attenzione. Limita Giannone con l'aiuto dei compagni di squadra e quando proprio non riesce a fermarlo bada al sodo spendendo un buon fallo per un giallo preso con intelligenza.

Ciancio 7: Alzi la mano chi avrebbe pensato a un suo ritorno dal primo minuto al posto di Rizzo, decisamente in palla. Le sorprese, però, sono due: non solo Ciancio è titolare, ma è pure quello vecchio stampo, che martella con costanza sulla sua fascia e contribusce allo sviluppo del pressing alto che è una delle chiavi di volta, se non la chiave di volta, per impedire alla Turris di costruire dal basso. Morale della favola: Varutti non pervenuto. In più, mica un dettaglio, s'inventa un assist al bacio per D'Angelo, con un mezzo collo esterno destro; calcia trovando l'esterno della rete e per poco non fa andare bersaglio con un cross basso pure Di Gaudio. Prestazione sopra le righe.

Matera 6.5: Lotta su ogni pallone, ringhia sulle caviglie degli avversari, pennella sulla testa di Silvestri il corner che il difensore per poco non tramuta in gol centrando la traversa. Se continua così le riserve diventeranno altre (st 25' Carriero 6: Nella mischia per la battaglia finale, risponde “presente”).

D'Angelo 7.5: Un gol pazzesco con una sforbiciata da incorniciare. Si fa apprezzare, però, anche per l'applicazione in fase di non possesso contribuendo a rendere impenetrabile le linee tra centrocampo e difesa. Di un'altra categoria.

Tito 6: Si riscatta dall'errore con il Picerno con una prestazione assolutamente positiva. Sempre sul pezzo (44' st Mignanelli sv: Entra sul finire del match e fa in tempo a perdersi Pavone, che, per fortuna dell'Avellino, sbaglia la forza per l'imbucata a Tascone).

Kanoute 7.5: E pensare che in estate c'è chi storceva il muso per il suo arrivo in biancoverde. Semplicemente devastante. Determinato e determinante. Scodella il pallone che Ciancio tramuta in assist. Il timing per il filtrante con cui manda in porta Di Gaudio è, semplicemente, perfetto (40' st De Francesco sv: Subito in trincea coi compagni di squadra).

Maniero 7: Un gol sarà pure la linfa vitale per un attaccante, ma chissenefrega se non arriva a fronte di una partita mostruosa per spirito di sacrificio, capacità di proteggere il pallone e far salire la squadra; impegno costante per lavorare di sponda per i compagni, come quando dà il là all'azione che spalanca a Kanoute una prateria per andare a mettere in porta Di Gaudio (40' st Plescia 6: Braglia lo getta nella mischia per tenere la palla e la Turris lontana dall'area di rigore. Missione compiuta).

Di Gaudio 6.5: Fa sembrare una cosa difficile, per il rimbalzo irregolare del pallone, la più semplice di tutte: tocco sotto di pura tecnica, a scavalcare Perina, e 3 punti in ghiaccio.

Braglia 7.5: Giù il cappello di fronte a un capolavoro tattico. Pressing alto, costruzione dal basso negata alla Turris, linee di passaggio chiuse. L'Avellino ha in panchina un maestro di calcio e oggi lo ha ricordato preparando la partita in maniera magistrale.

Turris (3-4-3): Perina 6; Manzi 5.5, Lorenzini 5.5, Esempio 5.5; Finardi 5, Tascone 6.5, Franco 5.5, Varutti 5 (30' st Loreto 6); Giannone 6, Santaniello 5 (30' st Pavone 5.5), Leonetti 5.5 (41' st Sartore sv). All.: Caneo 5.5.

Arbitro: Carella della sezione di Bari 6.5. Assistenti: Fragetta della sezione di Catania e Cortese della sezione di Palermo 6 e 6.