"Siamo qui per una causa importante. È bello vivere questo evento di beneficenza. Se possiamo dare una mano siamo sempre pronti ad aiutare. È davvero bello, il calcio ha questi valori e ringrazio l'Associazione per la Storia". Così si è espresso Angelo Antonio D'Agostino a margine dell'asta di beneficenza organizzata dall'Associazione per la Storia all'Hotel de La Ville con le maglie indossate e firmate dai calciatori dell'US Avellino nell'ultima gara di campionato con il Team Altamura. Sono stati raccolti più di diecimila euro. All'evento hanno preso parte anche il sindaco di Avellino, Laura Nargi, e l'ex primo cittadino, Gianluca Festa.
"La prima scadenza è fissata per metà luglio"
"Lo stadio? Ho ascoltato e letto dopo gli ultimi incontri e quello che avevamo avuto noi. Hanno deciso di seguire un'altra strada. Ben venga, conta l'obiettivo. - ha spiegato il presidente dell'Avellino - Abbiamo protocollato la nostra disponibilità e il nostro progetto. Se riescono a rispettare i tempi seguendo la loro soluzione, va bene. Volevamo solo risolvere il problema. Anche la Provincia poteva dare un contributo, ma in tanti si sono messi in questa storia. È andata così sperando che ci sia la disponibilità immediata. L'ho scritto nella pec che abbiamo inviato. Il 15 luglio, massimo il 20, dovremo avere tutto pronto per i tempi necessari alle autorizzazioni e ai permessi. Parlo di tutti i dettagli. Abbiamo l'impegno di Coppa Italia nazionale dall'8 al 10 agosto. Non so se potremo fare qui quel match, ma è il minimo rispetto al campionato. L'aspetto importante è l'omologazione del campo e dell'impianto per il 22 agosto. Ci sono una decina di punti trasmessi. Mi auguro che ci sia l'accelerazione".
"Vogliamo un campo in cui non avremo più limiti sugli obiettivi"
"La prima opzione era lo scorporo dopo i lavori per lavorare subito. Lo volevamo fare per avere in mano la situazione. Non so come faranno, ma ci sarà da rispettare l'iter. Avevamo proposto anche la via legata alla legge sugli stadi. Su questo stavamo discutendo. Lunedì scorso guardavamo a questo. Tra lunedì e martedì sono cambiate un po' le cose, ma va bene così. La vicenda non dà fastidio. Pensavamo forse di affrontarla con velocità. Si poteva decidere la strada sin da subito. Non avere la certezza del campo pesa. È una incognità. Eravamo interessati a fare velocemente, mi auguro che riescano a farlo. I tempi sono quelli che sono. Il mercato? Dalla prossima settimana ci saranno i primi incontri. Ci sono le idee, dovremo discutere e ne parleremo tutti insieme. I bandi sui lavori? Non so quale sarà la linea. Se saranno spacchettati diventa più complicati. Non c'è da fare solo il terreno di gioco, ma anche l'illuminazione, la sala VAR... Dovremo avere tutto in ordine. Per il 15 luglio ci vuole la chiusura lavori con il collaudo. Speriamo che sarà così. L'ipotesi della vendita dello stadio? Non saprei. Hanno ipotizzato questa soluzione. Se la vogliono perseguire, lì si può giocare a calcio. Vogliamo avere lo stadio per rispondere alle esigenze dei diversi campionati senza doverci porre il problema in caso di promozioni. Il project nacque proprio per risolvere i problemi. Bisogna fare i lavori che occorrono. Auguriamoci il massimo dal campo".