Barbato: "Avellino, che sorpresa Diallo! Ma sulle fasce..."

Il tecnico, responsabile per la Campania dell'Udinese Academy, fa le carte ai biancoverdi

Sturno.  

Un ritiro in provincia, facilmente raggiungibile, rappresenta l’opportunità per tanti addetti ai lavori di seguire da vicino i primi passi dell’Avellino formato 2016/2017 e, ovviamente, per “sbirciare” in casa dei colleghi, in modo da osservarne metodologie e tecniche di allenamento. Cristoforo Barbato, ex allenatore della Primavera e della Berretti dei lupi, che ha fatto parte dello staff di Zden?k Zeman nella stagione 2003/2004, è ora il responsabile per la Campania dell’Udinese Academy. Ieri era allo stadio “Il Castagneto” per seguire la doppia seduta di allenamento in programma ed è stata l’occasione per raccogliere le sue prime impressioni sul nuovo lupo: “Dopo la mattina, trascorsa prevalentemente in palestra, è stato gradevole seguire la sessione di lavoro pomeridiana, incentrata su aspetti tecnico-tattici” – ha esordito Barbato – “In particolare Toscano si sta concentrando sui tempi della fase di non possesso, con determinati tipi di uscite contro una squadra schierata con una difesa a quattro; è stato provato un pressing ultra-offensivo e la squadra, a mio parere, sta recependo bene i dettami del suo nuovo allenatore”.

Anche all’alba della scorsa annata agonistica Barbato aveva raggiunto lo stadio Il Castagneto per guardare da vicino le metodologie di allenamento dell’allora tecnico dell’Avellino Attilio Tesser. In quella circostanza ebbe il sentore di possibili difficoltà per Milan Nitriansky. Il tempo gli ha poi dato ragione. Idee altrettanto chiare su possibili sorprese, in negativo e in positivo, della rosa plasmata da Massimiliano Taccone ed Enzo De Vito: “Al di là dei giocatori più conosciuti mi ha stupito molto Layousse Diallo, questo ’97 preso dalla Fiorentina, che potrebbe essere la vera rivelazione del pacchetto arretrato. Purtroppo penso che ci sia ancora da completare qualcosina: a mio modo di vedere a centrocampo e sugli esterni di centrocampo, a destra e a sinistra. Belloni, ad esempio, è un mancino ma sta provando a destra venendo adattato e credo ci sia bisogno di un giocatore che possa ricoprire la fascia su quel lato. A sinistra Asmah mi sembra un pochino troppo irruento: deve imparare a gestire bene i tempi delle entrate, altrimenti nel campionato di Serie B si fa difficile perché ci sono dei marpioni ed essere irruento può diventare un problema”.

Idee chiare sul tipo di contributo che potrebbe offrire alla causa irpina il colpo da novanta del calciomercato, Daniele Verde: “E’ un giocatore dalle caratteristiche tecniche ben definite, di qualità e forte nell’uno contro uno, con potenza nelle gambe. E’ un talento del settore giovanile, ma ha avuto difficoltà sia a Frosinone, sia a Pescara. Quest’anno, sicuramente, deve dare slancio a quella che può essere una carriera importante. E’ un giocatore che in fase offensiva può essere determinante. Deve, secondo me, mentalizzarsi di più nella fase di non possesso; imparare ad abbassarsi quei dieci, quindici metri in più per consentire alla squadra di essere più compatta. E’ scontato dire che può fare bene”.

L'inviato a Sturno, Marco Festa