Prima Categoria, Girone D: Lacedonia - Sturno 7-1

La squadra di Di Rienzo chiude la gara con soli nove uomini in campo

Lacedonia.  

LACEDONIA – STURNO  7-1

Marcatori: 25’pt Celentano (L), 30’pt Tommasiello (L),  40’pt  5’ e 30’st Baratta (L), 10’st Libertazzi (L), 20’st Baviello (L), 40 st De Mari (rig.) (S).

LACEDONIA:  Caggiano, Pelullo, Solazzo, Celentano, Leone, Di Conza, Quatrale, Pelullo E., Tomassiello,  Libertazzi, Baratta. A disp.: Pignatiello,  Damiano, Patanella, Baviello, Patanella R. All.: Caggiano.

STURNO: Esposito, Grella, Abruzzese, Annicchiarico, Graziano, Morra, Fresiello, Cerullo, De Mari, Capobianco, Cangero. All.: Di Rienzo.

Arbitro:  Rullo di Ariano Irpino.

Espulso: 42’ st Graziano (S).

Note: Terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori circa novanta.

LACEDONIA (AV) -  Tutto facile per il Lacedonia che si sbarazza facilmente di uno Sturno in condizioni rimaneggiate. Il Lacedonia domina tutta la partita complice anche la doppia inferiorità numerica degli ospiti per l’espulsione di Graziano al 42’ e per l’infortunio di Annicchiarico sul risultato di tre a zero. Nel primo tempo la squadra di Caggiano è arrembante e al 25’ trova la rete del vantaggio con Celentano che batte Esposito con un potente tiro dal limite dell’area. Il raddoppio arriva al 30’ e porta la firma di Tommasiello che beffe il portiere in uscita con un delizioso pallonetto. Lo Sturno è incapace di reagire e al 40’ capitola per la terza volta per mezzo di Baratta. Successivamente al gol lo Sturno resta in nove per l’espulsione e l’infortunio. Nella ripresa la musica non cambia e la gara è tutta in discesa per il Lacedonia che sigla altre quattro reti con Baratta, Libertazzi, Baviello e ancora Baratta che sigla la sua personale tripletta. Nel finale lo Sturno realizza la rete della bandiera grazie a un calcio di rigore trasformato da De Mari. Con questo successo il Lacedonia aggancia l’Artemisium, sconfitto ieri dal Gravit Walder Landi, al quarto posto mentre lo Sturno resta a centro classifica in piena tranquillità.

Raffaele Buonavita