Avellino in finale: obiettivo minimo, ma traguardo storico

VIDEO | Il paradosso di un risultato che l'Irpinia dovrà godersi sotto tutti gli aspetti

Avellino.  

 

di Carmine Quaglia

Alla definizione del "bracket", del tabellone con i turni ad eliminazione diretta, i favori del pronostico erano tutti per le "retrocesse" di lusso dalla Champions League e, in particolar modo, per la Sidigas Avellino e per l'Umana Venezia. A meno di clamorose sorprese, con il match in terra olandese a certificare il pass della Reyer che riparte dal +10 conquistato all'andata, in Europe Cup sarà finale tutta italiana. Per la Scandone non sono mancati i passaggi negativi, di rischio: i due pareggi nel primo match, agli ottavi con lo Tsmoki-Minsk e ai quarti con la Juventus Utena, il rischio vissuto tra andata e ritorno con i Bakken Bears (il rientro nell'ultimo quarto dell'andata e il calo netto nella ripresa a Risskov) sono stati superati con impeto, con decisione, nei momenti chiave dei doppi confronti dal roster biancoverde che ha voluto con forza e conquistato l'accesso alla finale della seconda competizione europea con le doppie cifre di Kyrylo Fesenko, Ariel Filloy e Jason Rich a cui si aggiungono 5 punti dal peso specifico mostruoso con sigla Lorenzo D'Ercole, come spesso accade prezioso non solo per il fatturato offensivo.

Per la struttura del roster, per la qualità e la profondità, l'accesso alla finale di FIBA Europe Cup, al momento della retrocessione dalla Champions, appariva come approdo naturale rispetto al valore delle avversarie. Se si può parlare di obiettivo minimo, sempre tenuto conto della ferma volontà biancoverde di raggiungere la finale senza mai uscire sconfitta dai 6 match giocati (2 pareggi e 4 vittorie), da contraltare va rimarcata la valenza storica di quanto firmato dalla Scandone di coach Stefano Sacripanti in Danimarca. E', di fatto, il paradosso, forse fin troppo cinico, ma che nasce all'indomani della qualificazione alla finale della seconda competizione FIBA. In un cammino di 6 gare, Avellino ha scritto una pagina storica a livello societario: per la prima volta, nei prossimi due mercoledì, il roster irpino scenderà in campo con l'ambizione di mettere in bacheca un trofeo internazionale. 

L'Irpinia si ritrova a vivere, quindi, un momento inedito con la squadra di basket che preparerà il doppio appuntamento di finale e che giocherà Gara 1 tra le mura amiche (mercoledì al PalaDelMauro) con la vincente di Venezia - Groningen. Una fase che la città, la provincia avellinese dovrà godersi sotto gli aspetti per l'unicità che la Europe Cup sta regalando alla Scandone.

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