Scandone, dal sogno all'incubo: Avellino è fuori dal basket

Dopo 71 anni e 19 campionati di fila in Serie A, cala mestamente il sipario sui biancoverdi

Avellino.  

Scadeva oggi, alle 12, il termine ultimo per la domanda di iscrizione in Serie B. Un giorno che passerà tristemente alla storia per la Scandone, che, dopo 19 stagioni consecutive in Serie A e 71 anni di storia, non avrebbe adempiuto - manca solo l'ufficialità - neanche a quanto richiesto per prendere parte al terzo torneo nazionale.

La documentazione richiesta, nell'ultimo giorno utile per procedere, quello coinciso con il sequestro preventivo per un totale di circa 100 milioni di euro, operato in mattina dalla Guardia di Finanza di Avellino nei confronti di Gianandrea De Cesare e del “gruppo di imprese” a lui riconducibile, non sarebbe stata, infatti, prodotta dalla Sidigas: in primis il versamento, obbligatorio, di 20mila euro da presentare a corredo dell'istanza per l'ammissione al torneo 2019/2020. 

"È evidente che quanto accaduto stamane abbia potuto compromettere le procedure per l'iscrizione in Serie B. Sarà mia cura contattare Petrucci affinché si verifichi se tutto è andato per il verso giusto, o, in caso di qualche difficoltà, rappresentare che, oggettivamente, c'è stata una condizione che ha impedito alla società di adempiere all'iscrizione in maniera corretta e, quindi, verificare la possibilità di una sorta di deroga." ha commentato nel pomeriggio, da Palazzo di Città, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa

La SS Felice Scandone 1948 è fuori dal basket italiano, all'orizzonte c'è un fallimento che, ormai, solo un miracolo potrebbe evitare.