Scandone: sventato il terzo funerale, c'è da evitare il quarto

La società, viva, si scontrerà con il basket giocato. Da domenica le prime risposte del pubblico

Avellino.  

Il sindaco, Gianluca Festa, l'aveva detto. "Sventeremo il terzo funerale": così è stato. La Società Sportiva Felice Scandone 1948 ha percorso la via più semplice. Ha risolto il lodo che bloccava le operazioni di mercato, quello dell'agente Luigi Bergamaschi, regalando quel minimo margine utile per firmare i componenti del roster con la guida del coach-gm, Gianluca De Gennaro, e presentarsi domenica, al PalaBorrelli di Minturno, per sfidare il Basket Scauri nel primo turno del girone D di Serie B, dopo qualche seduta di allenamento sviluppata alla Palestra di Borgo Ferrovia. La via più semplice perché le idee societarie restano confuse sul da farsi. Non è colpa del primo cittadino, anzi. È la posizione della Sidigas che resta ferma. 

C'è la novità dal nome Gerardo Santoli. Il presidente di Confimprenditori Avellino e vice presidente nazionale della confederazione, è stato nominato direttore generale della Scandone e ha garantito 10mila dei 26mila euro del lodo Bergamaschi. In mattinata, arriveranno i primi giocatori, il sodalizio resta vivo, ma in che modo. È il dilemma che si conferma lungo l'estate dell'autoretrocessione dalla Serie A alla Serie B con una massa debitoria non definita e con l'ipotesi del fitto del ramo d'azienda accantonato

L'amministrazione comunale ha evitato il terzo funerale del club, ma appare già chiamato a sventare il quarto e i successivi perché i lodi di agenti e giocatori diventeranno esecutivi e ostativi con un pregresso da negatività. Sul piano tecnico, è indecifrabile il valore dei free-agent che rappresenteranno la Scandone sui parquet della terza serie. Nel corso della stagione, potrebbe essere a rischio anche la salvezza in B. Ad oggi, è tutta una grande incognita. "Provarci fino alla fine": questa è l'idea del sindaco. Le tre operazioni salvataggio (pre-iscrizione da 20mila euro, garanzia da 40mila euro e lodo Bergamaschi da 26mila euro, tutto in extremis) hanno tutelato la storia della Scandone, lunga 71 anni ed è un dato oggettivo, ma ora le scelte si scontreranno con il basket giocato e con quanto prodotto sul parquet.

Da domenica inizieranno ad arrivare le prime risposte del pubblico, per ora diviso tra i sostenitori del simbolo al di là della prospettiva tecnica e i "rinnovatori", che valutano come irrecuperabile la condizione economica e auspicano una ripartenza ex novo del club recuperando successivamente denominazione e logo. A Minturno inizierà una nuova fase senza proprietà, senza un obiettivo dichiarato, senza casa. Per il tifoso della Scandone, che spera in tempi migliori, è iniziato un autunno di continuità rispetto all'estate da agonia.