“La squadra sta bene. Lo stipendio è arrivato e non manca nulla. Non ci sono motivi per allarmarsi rispetto alla decisione preannunciata dell’Amministratore Unico. Non sono stato informato e, quindi, ritengo che non ci sia nulla di allarmante. Pensiamo solo al Sant’Antimo. Siamo rimasti alle parole di Santoli alla squadra.”
Così coach Gianluca De Gennaro all'antivigilia di Sant'Antimo – Scandone, valida per l'ottava giornata del girone D di Serie B (palla a due alle 18). Mandato in archivio il riposo forzato, causa parquet bagnato, contro Corato, i biancoverdi sono pronti a tornare sul campo, ma, ovviamente, a tenere banco è la volontà palesata dall'Amministratore Unico della Scandone di voler rassegnare le proprie dimissioni da qui a un mese in seguito al pagamento del lodo Bergamaschi ed in attesa che la Sidigas onori la parola data provvedendo al saldo degli altri lodi. Che arriveranno.
“Vivo tranquillamente. Quando ho accettato questa sfida sapevo benissimo cosa poteva accadere. Ho avuto garanzie da persone che ci hanno messo passione e anche qualcosa in più. Ho fiducia cieca. È una parte amministrativa che non mi può e non mi deve competere. Io penso al campo sperando di vincere quante più partite è possibile.” ha proseguito De Gennaro.
Poi, spazio ai commenti sul basket giocato: “Sant'Antimo una delle squadre più in forma del campionato con 7, 8 elementi di grandissimo livello che hanno calcato parquet di Serie A. Sono coperti in tutti i reparti. Veniamo da una settimana particolare dovuta ai problemi di infiltrazione, che sono stati risolti dai tecnici del Comune. Abbiamo svolto allenamenti più corti, ma abbiamo lavorato ogni giorno. Abbiamo ancora due giorni e proveremo a tirare fuori il meglio dai ragazzi. Ho aumentato l’impegno difensivo con situazioni nuove. Ho approfittato per lavorare dal punto di vista tecnico. Ci aspetta un tour bello tosto con due trasferte. Dobbiamo arrivare preparati mentalmente e fisicamente. Cercherò di dare più spazio a chi ha giocato poco o nulla. Stiamo provando tanti quintetti alla ricerca di quello che abbia l’equilibrio migliore. Ma ho anche bisogno del supporto della panchina. Stiamo provando tutto per essere più equilibrati in campo. Cosa mi aspetto dalla squadra? Spero non si ripeta quello che è successo a Palestrina e Ruvo. La squadra era stanca perché aveva lavorato molto in palestra. Da una settimana stiamo calando i carichi. Siamo passati da allenamenti che superavano le due ore ad allenamenti che superano l’ora. Era giusto farlo. Ora siamo consapevoli di potercela giocare.”
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