Uno avrebbe dato l'auto, l'altro alla guida: manca il killer

I presunti ruoli dei due arrestati per l'omicidio Matarazzo a Frasso Telesino

Benevento.  

Uno avrebbe fornito la Fiat Croma adoperata per il delitto – un'auto intestata ad un suo familiare ma a lui in uso -, l'altro l'avrebbe guidata con a bordo la persona, non ancora identificata, che aveva fatto fuoco cinque volte con una 357 magnum.

Sono questi i presunti ruoli disegnati, rispettivamente, per Giuseppe Massaro, 55 anni, di Sant'Agata de Goti, e Generoso Nasta, 30 anni, di San Felice a Cancello, arrestati questa mattina sulla scorta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Flavio Cusani, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, nelle indagini sull'omicidio di Giuseppe Matarazzo, il 45enne pastore di Frasso Telesino ammazzato la sera del 19 luglio dinanzi alla sua abitazione alla contrada Selva.

In attesa di risalire al killer, è questo l'esito dell'attività investigativa, per nulla agevole, condotta dai carabinieri su un omicidio per il quale è stata prospettata la premeditazione.

Come dimostrerebbero, secondo gli inquirenti, i pedinamenti della vittima e tre sopralluoghi compiuti con la Croma il 12 giugno, il 17 ed il 18 luglio. Come più volte ricordato Giuseppe Matarazzo era stato ucciso a distanza di un mese dal momento in cui aveva lasciato il carcere dopo aver scontato una condanna a 11 anni e 6 mesi perchè riconosciuto responsabile di abusi su una 15enne che il 6 gennaio del 2008 si era tolta la vita impiccandosi ad un albero.