Aveva compiuto 17 anni a febbraio ed aveva il diritto ad inseguire i suoi sogni. Li ha spezzati quel maledetto incidente avvenuto nella tarda serata di ieri al rione Libertà, che Ottopagine ha anticipato in un altro servizio.
Le sue condizioni erano subito apparse disperate, gravissime le lesioni al cranio: i medici del San Pio hanno provato, coin un intervento, a salvarlo, ma, purtroppo, tutto è stato inutile. Perchè Francesco Pio non ce l'ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere, precipitando in un dolore insopportabile i suoi familiari e quanti lo conoscevano.
Francesco Pio, di Benevento, era uno studente dell'Alberghiero e da sempre aveva una passione per il calcio. Praticava quello a 5 nella formazione under 17 regionale della 'De Vita soccer', aveva partecipato ad un campionato di C2.
“E' terribile ciò che è successo", spiega, comprensibilmente commosso, Alfredo De Vita, che con la famiglia gestisce la scuola calcio. “Per noi era come un figlio, aveva cominciato a 4 anni e mezzo sul campetto dell'Addolorata, è cresciuto con noi”.
Giocava come difensore, Francesco Pio. Ma l'abilità che aveva nel contrastare gli avversari ed impedire che facessero gol non è servita ad evitargli un destino drammatico. Che ha colpito – conclude Vita – un “ragazzo solare, splendido e disponibile con tutti”. La salma è stata trasferita all'obitorio, in attesa delle decisioni del pm Chiara Maria Marcaccio.
Come si ricordèrà, il giovane viaggiava come passeggero in sella ad uno scooter Sh 125 – a condurlo un giovane non ancora 17enne, anch'egli in codice rosso, trasferito dal Fatebenefratelli al San Pio – che, tra via Napoli e via Cocchia, era entrato in collisione con una Opel Zafira guidata da un 20enne di Apollosa e a con a bordo una ragazza. Sequestrata la macchina, con il conducente assistito, in questa fase, dall'avvocato Fabio Russo.
