Omicidio Matarazzo, nuova perizia su pistola che Massaro custodiva in cassaforte

Processo d'appello bis per il delitto del 45enne di Frasso Telesino. Due gli imputati

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Benevento.  

Una nuova perizia sulla pistola. L'ha disposta la Corte di assise di appello, che il 23 settembre affiderà l'incarico ad uno specialista, nel processo di 'appello bis' fissato dopo la decisione con la quale la Cassazione, nel maggio 2024, aveva annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte di assise di appello di Napoli, il 14 marzo 2023, aveva assolto, per non aver commesso il fatto, Giuseppe Massaro (avvocati Angelo Leone e Mario Palmieri), 60 anni, di Sant'Agata dei Goti, e Generoso Nasta (avvocati Orlando Sgambati ed Angelo Raucci), 35 anni, di San Felice a Cancello.

Si tratta delle due persone che la Corte di assise di Benevento, il 6 ottobre 2021, così come chiesto dal pm Francesco Sansobrino, aveva condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giuseppe Matarazzo, il 45enne pastore, di Frasso Telesino, che la sera del 19 luglio del 2018 era stato ucciso a colpi di pistola dinanzi alla sua abitazione alla contrada Selva.

Una ulteriore perizia sull'ìarma era stata sollecitata dalla difesa di Massaro e dallo stesso sostituto pg. Nessuna decisione, invece, sulle altre richieste delle parti, con quelle civili, rappresentate dagli avvocati Antonio Leone e Tullio Tartaglia, che si erano espresse per la non rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale.

Massaro è accusato di aver fornito la 357 Magnum, detenuta legalmente, che avrebbe fatto fuoco - era stata ritrovata dopo un mese dai carabinieri nella cassaforte di casa - e la Croma che avrebbe guidato Nasta.