Giro d'Italia: Guardia Sanframondi aspetta i big del pedale

Sabato 15 maggio ottava tappa che prenderà il via da Foggia prima di arrivare nel paesino sannita.

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Guardia Sanframondi.  

E’ un gran bel Giro. La corsa è vivace. Ogni tappa regala emozioni: dalle azioni dei campioni alle cadute che purtroppo accompagnano costantemente il gruppo. Domani toccherà al Sannio applaudire i “girini”. Appuntamento che mancava dal 2018 e porterà in strada tanti appassionati. E’ un Giro d’Italia diverso dal passato per quel che riguarda l’aspetto ricreativo senza i classici villaggi dedicati ai tifosi. Ma la corsa rosa è sempre una grande emozione. Lo dimostrano i tre atleti che hanno indossato la maglia di leader in queste prime tappe e gli arrivi sempre avvincenti. Nel Sannio la storia parla chiaro: mai una tappa banale.

La storia nel Sannio - La prima volta era il 1925, il ciclismo era diverso ma la passione per i campioni del pedale aveva già toccato vette altissime. A Benevento vinse un nome d’autore, il primo campionissimo del pedale: Costante Girardengo. Nel 1965 la corsa rosa tornò in terra sannita per la tappa che da Rocca di Cambio arrivava a Benevento dove si impose Adriano Durante.

Nel 1971, invece, fu Ettore Gualazzini a vincere nella “dormiente”. Nomi importanti ma non come quelli che due anni dopo si giocarono la tappa. A Benevento ci fu il testa a testa tra il più grande di sempre, il belga Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck. Una sfida pazzesca vinta da quest’ultimo e che ancora oggi lascia un po’ di amaro in bocca al grande Eddy. Nel 1978 fu la volta di un grande del pedale italiano come Giuseppe Saronni che a Benevento vinse una delle sue 24 tappe. 

La prima volta di un paese della provincia arrivò nel 1987. Il grande protagonista fu Paolo Serino, amico dell’Avvocato Castellano che con una telefonata gli disse chiaramente “Voglio portare il Giro d’Italia a San Giorgio del Sannio”. Un sogno che si realizzò con la tappa vinta da Rosola in volata su Bontempi e Allocchio. Nel 1995 fu Telese Terme ad accogliere la carovana rosa con la cronometro che arrivava a Maddaloni dove lo svizzero Tony Rominger mise tutti in fila mettendo un importante mattoncino per la vittoria ottenuta a Milano. Il Giro d’Italia è tornato a Benevento nel 2002 con un arrivo in piena città. Lungo il principale corso cittadino fu l’australiano Mc Ewen ad imporsi davanti ad una folla festante. Nel 2009 nessuna volata ma arrivo in solitaria del compianto Michele Scarponi che tagliò il traguardo a braccia alzate come abbiamo ricordato anche ieri nell’articolo realizzato con l’aiuto dei cicloamatori del Nuovo Pedale Sannita di San Leucio del Sannio.

Nel 2012 a San Giorgio del Sannio il Giro tornò per una partenza che diventò una festa. Nulla di paragonabile però, al capolavoro fatto nel 2015 con una tappa tutta sannita: partenza a Benevento e arrivo a San Giorgio. Vinse Tiralongo in quello che viene ricordato come una delle frazioni più calorose della corsa rosa in Campania.

Dodici mesi dopo Benevento si è regalata un arrivo con un’altra volata che vide trionfare il velocista Andre Graipel. Il giorno dopo la corsa rosa ha fatto visita a Ponte per una partenza un po’ sfortunata per via della giornata di pioggia. Il 2018 invece fu una coloratissima Pesco Sannita a festeggiare la carovana rosa con l’avvio della frazione che si concluse a Campo Imperatore. Domani toccherà alla “Città del vino” Guardia Sanframondi, che potrà grazie al Giro d’Italia mostrare al mondo una cartolina tanto bella quanto speciale del suo ricco territorio.