De Zerbi: "Sassuolo brucia ancora. A Bergamo per fare punti"

"Se mi accorgo che qualcuno vuole perdere mi faccio la galera"

Benevento.  

Consueta conferenza stampa per Roberto De Zerbi che ha parlato in vista della trasferta di Bergamo. Il tecnico è partito dalle dichiarazioni rilasciate dopo la sfida con il Sassuolo, inerenti alla voglia dei calciatori che devono mettere in campo:

“Mi riferivo al fatto di essere disposti a dar tutto per rispetto prima di sé stessi e poi per chi paga il biglietto. Se uno non è attaccato sta fuori tranquillamente. Non ho il tempo di poter capire troppo, poi quello che succede nello spogliatoio me lo tengo per me”.

ASSENTI ALL'ALLENAMENTO - “Se qualcuno non è al meglio sta fuori. A parte questo in un gruppo di 25 giocatori è naturale che non tutti partecipino alla seduta. Succede un po' in tutte le squadre, anche se vuoi fare un undici contro undici c'è qualcuno che resta fuori”.

RABBIA - “Ho rivisto bene la partita contro il Sassuolo e mi è salito ancora di più il nervosismo. Abbiamo fatto la partita subendo qualche pericolo su calcio piazzato. Nella ripresa ci siamo suicidati, partendo dalla prima azione in cui abbiamo permesso a Ragusa di partire in contropiede. La stessa cosa si è ripetuta poco dopo con Matri, fino ad arrivare al primo gol. E' chiaro che io chiedo alla squadra di giocare la palla da dietro, ma non quando non si può. L'errore di Brignoli è dettato dalla concentrazione. Per me è un portiere che ha tutte le qualità per giocare in questa categoria, ma è chiaro che deve migliorare velocemente questo aspetto perché pesa come un macigno. Siamo riusciti a pareggiare, però dopo il gol di Armenteros abbiamo provato ancora una volta a suicidarci prima con l'espulsione, poi il rigore e infine con il gol di Peluso in cui la marcatura era sbagliata. Siamo sotto al giornale e derisi da tutti, quindi giocare sempre alla morte, senza pensare alla complessità della situazione. Solo nella mia gestione eravamo riusciti a ottenere due punti contro Cagliari e Sassuolo, un bottino che ci avrebbe permesso di essere a sette punti dalla zona salvezza. Questo dà fastidio e mi rende ancora più nervoso perché ce la siamo giocata alla pari con queste squadre. Per convinzione, invece, rispettiamo la classifica e questo mi brucia”.

BRIGNOLI - “A Bergamo gioca lui perché non faccio la scelta sull'errore. So che Belec è un altro portiere di livello, ma ho scelto Brignoli per la sua specificità. Se cambiassi per uno sbaglio allora si darebbe maggiore importanza a questo aspetto e in ogni partita si farebbe una formazione differente”.

FALLO COSTA - “Ci metto la mano sul fuoco. Non lo conosco benissimo, ma non mi sfiora neanche un po' il pensiero che possa averlo fatto intenzionalmente. Dopo la partita l'ho elogiato perché voleva a tutti i costi scendere in campo dopo un grave infortunio. Non serve a nulla guardare determinate cose, anche perché vi assicuro che se dovessi accorgermi che c'è volontarietà in qualche mio calciatore vorrà dire che farò qualche anno di galera”.

INFORTUNATI – “Ciciretti non è recuperabile. Non dovrebbe essere niente di grave, ma ha avuto una ricaduta sul problema muscolare del recente passato. Iemmello starà fuori ancora per qualche settimana. Antei? Ha la febbre”.

MERCATO - “Spero di arrivare aggrappato a gennaio. Ho detto alla società che questa squadra necessita di qualche inserimento con elementi che abbiano già fatto la serie A con caratteristiche diverse per quanto riguarda la personalità. Questi elementi, uniti alla qualità della rosa, mi fanno sperare”.

PALERMO E BENEVENTO - “Sono due squadre completamente diverse. Il Palermo era più abituato alla categoria, anche se alle spalle aveva un ambientaccio per quanto riguarda la società. Il Benevento, invece, è una squadra più tecnica ma detiene qualche timore reverenziale”.

ATALANTA - “Prepareremo questa partita per fare punti, anche se avremo di fronte una squadra molto forte che ieri ne ha segnati cinque all'Everton. Sarà una partita diversa rispetto al primo tempo con il Sassuolo. Loro verranno a prenderci forte e il gioco sarà più verticale. Prevedo tanti duelli. Dovremmo essere capaci di difendere la palla e ad essere pronti a duellare perché sono molto organizzati”.  

SCELTE - "Le faccio perché sono un allenatore, ma non precludo niente a nessuno. Insieme all'obiettivo della squadra, mi piace perseguire anche quello del singolo. Se un giocatore ti chiama dopo tre - quattro anni per ringraziarti è sempre un orgoglio"

Ical