Benevento, si torna in B con un bagaglio prezioso

La A ha fatto crescere tutte le componenti in maniera importante: si deve ripartire da questo

Benevento.  

Siamo arrivati alla fine di una stagione particolare. Sembra ieri che il Benevento si apprestava a scendere in campo a Marassi contro la Sampdoria, ma se facciamo un confronto rispetto al 22 maggio dello scorso anno, quando la truppa di Baroni si apprestava ad affrontare i play off, quanto vi sentite “invecchiati”? Tanto, davvero. Questo perché un campionato di serie A, se vissuto intensamente, equivale a tanti tornei di B. La retrocessione è arrivata: è stato perso un patrimonio inestimabile, ma è giusto che nel Sannio non si facciano drammi e si viva questo esito con serenità, soprattutto quando alle spalle c'è una società solida e davanti un futuro rassicurante.

Cosa lascia questa stagione? Tutto ciò che ruota attorno al Benevento è cresciuto davvero tanto. A partire dalla dirigenza che, dopo aver commesso degli errori di inesperienza in estate, ha cercato di rimediare con a un mercato oculato e di spessore che ha innalzato e non poco la qualità della rosa. Dare vita a una campagna acquisti in determinate condizioni (la Strega aveva solo 4 punti) sarebbe complicato anche per Marotta o Monchi, ma il sodalizio giallorosso è riuscito a portare nel Sannio calciatori di un altro livello, come i vari Sandro, Sagna, Diabaté, Guilherme e Djuricic. Ciò vuol dire che si è ampiamente capaci di essere protagonisti anche in sede di mercato, soprattutto attraverso la forza dei valori umani che nel calcio stanno venendo sempre meno e, forse, anche per questo sono particolarmente apprezzati da chi ha giocato stabilmente in altri palcoscenici. Bisogna anche menzionare, nel discorso di crescita, gli introiti economici non di poco conto che hanno permesso alla società di ottenere un piccolo riconoscimento dopo i tanti milioni versati nelle categorie minori, dove gli incassi sono nettamente bassi se non nulli. 

Capitolo tifosi. La gente di Benevento è stata straordinaria ed è riuscita a farsi applaudire da tutta Italia grazie all'atteggiamento con il quale ha salutato la serie A. Applausi per i calciatori, nessuna contestazione. Segno tangibile che quest'annata ha fatto crescere e non poco la piazza anche sotto questo punto di vista. Tutto ciò giova soprattutto per i più giovani che stanno crescendo con una mentalità così sana e potente, i cui germogli sono destinati ancora a farsi vedere anche in futuro. 

Tutto ciò ha portato stima, visibilità e simpatia per i colori giallorossi, oltre a una credibilità sviluppata soprattutto nel girone di ritorno. La serie A ha permesso a Benevento di arricchirsi in tutti i sensi, soprattutto in quelli umani. E' un bagaglio da tenere stretto e da usare come punto di forza per le battaglie future che si prevedono già infuocate. 

Ivan Calabrese