Foggia: "In questo momento dobbiamo essere più uniti che mai"

Il direttore sportivo giallorosso: "A Pescara non siamo scesi in campo. La squadra ne verrà fuori"

Benevento.  

Importante intervento del direttore sportivo Foggia che negli studi di Ottogol ha fatto il punto della situazione dopo la seconda sconfitta consecutiva rimediata a Pescara: “Sono molto deluso dalla partita perché non siamo proprio scesi in campo. Non possiamo permetterci errori del genere. Per carità, si può perdere ma il modo in cui è arrivata la sconfitta è totalmente sbagliato”.

ANTEI - “Si allena con la squadra da un mese e ha bisogno del campo per avere risposte. A Pescara ha giocato per permettergli di recuperare, visto che c'è la sosta. Una volta raggiunta la piena condizione avremo un calciatore di un'altra categoria”.

BANDINELLI - “Doveva giocare titolare, ma nella rifinitura si è fatto male a causa di una pallonata sul polpaccio sugli sviluppi di una palla inattiva”.

DI CHIARA - “E' stata una scelta del mister. Di Chiara è stato pagato molto e aveva anche mercato in serie A. Cerchiamo di recuperarlo in tutti i modi. Bucchi ha molta stima in lui, così come per Letizia e Gyamfi. Abbiamo quattro terzini importanti e vanno fatte delle scelte perché ne scendono in campo solo due”.

EQUILIBRIO - “Non vorrei che si creasse un alone di negatività e buttare via quanto siamo riusciti a costruire per colpa di due sconfitte. Bisogna avere equilibrio in tutto. Sono certo che la squadra ne verrà fuori perché è composta da uomini e calciatori forti. E' in questi momenti che bisogna essere più uniti che mai. I fischi nel dopo partita mi hanno fatto piacere: conosco l'intelligenza dei tifosi e so che hanno già archiviato questa sconfitta. Riprenderemo il lavoro con la voglia di dimostrare che non siamo il Benevento visto a Pescara. Certe illazioni che si fanno mi danno molto fastidio. Qui non ci sono clan, ma solo un gruppo unito”.

GALANO - “Lo seguivo da anni. Ad aprile avevamo già una bozza di accordo. Sulla parola era un calciatore preso. Ero pronto a chiudere la trattativa, ma il procuratore mi ha detto che dopo un'offerta del Parma aveva la volontà di giocare in serie A. C'è rammarico, ma fa parte del gioco”.

MONTIPO' - “E' un portiere affidabile e di prospettiva. La Roma l'ha seguito per quattro mesi”.

ORGOGLIO - “Sono orgoglioso di poter rappresentare questa società che mi ha dato a 35 anni la possibilità di poter intraprendere questo ruolo. Sento Benevento come casa mia e ci metto tutta la mia esperienza da ex calciatore, ma anche da uomo che vive questo mondo da tanti anni. Ho la fortuna di essere a contatto con una persona come Vigorito che mi ha aperto la mente su tutto. E' un piacere dialogare con lui e apprendi tanto dal suo essere una persona diversa. Finché mi sarà data la possibilità per me non sarà mai un trampolino”.

SOSTA - “E' importante per analizzare a fondo ciò che non è andato per il verso giusto negli ultimi sei giorni. Da persone adulte andremo a fondo e capiremo i motivi di questo black out. Nessuno di noi ha voglia di ripetere la prestazione di Pescara”.