Ore calde in casa Benevento: nuovo faccia a faccia in società

Ennesimo confronto tra presidente, diesse, allenatore e medico sociale

Benevento.  

Ennesimo confronto. Stavolta a mente fredda. Si sa, nell'immediato post-gara il clima è ancora teso e la lucidità viene meno. Ecco perché a distanza di tre giorni il presidente Vigorito ha chiesto un nuovo faccia a faccia. L'invito è stato indirizzato a direttore sportivo, allenatore e medico sociale che proprio nel tardo pomeriggio hanno raggiunto la sede dell'Ivpc ad Avellino. Il patròn vuole vederci chiaro. Soprattutto sulla questione “infortuni”. Una lista troppo lunga che sta vanificando il lavoro nel mercato estivo. Per carità qualche errore è stato commesso già allora quando a varcare i confini sanniti sono stati calciatori con qualche problemino come Tuia e Bukata, ma adesso effettivamente la macchia si sta allargando oltremodo. Problemi muscolari o semplici contusioni. Resta il fatto che la rosa, a detta di tutti tra le più vaste, si è ridotta all'osso con una vera e proprio emergenza in difesa (colpa anche delle squalifiche di Costa e Volta) e con un centrocampo a mezzo servizio. Qualcosa insomma non va. Preparazione atletica, cure sbagliate, voglia di defilarsi da parte dei calciatori? Le domande si sprecano. Tra tifosi e addetti ai lavori. Domande che evidentemente si è posto anche il presidente Vigorito, stanco di vedere una squadra costruita per far bene (non parliamo di salto di categoria volutamente) perdersi e perdere con avversarie non più forti e con altrettanti problemi. È evidente che il tema scottante della serata sia stato quello dell'infermeria ma non è stato il solo. La chiacchierata (chiamiamola così) ha toccato anche la sfera mentale e soprattutto la gestione della rosa. Non si può dire a inizio campionato di puntare su alcuni giovani come sostituti dei big in ruoli chiave (un esempio tra tutti quello di Volpicelli come secondo a Viola) e poi vedere in campo Bandinelli nel ruolo di perno centrale. Già in quella occasione, quando la distinta passava di mano in mano, il presidente avrà storto il naso. E non perché ci sia l'obbligo di far giocare i giovani. Il vivaio giallorosso non ha bisogno di spinte gratuite. Ma è sotto gli occhi di tutti che sulla base di queste indicazioni tecniche ha dovuto fare la valigia frettolosamente uno come De Falco lasciando tra l'altro cadere i contatti con qualche presidente di società per un nuovo arrivo e con un posto vacante nella lista degli over. E poi diciamocelo pure con franchezza se la linea da seguire doveva essere quella tracciata da Roberto De Zerbi, qualcuno avrà dimenticato che a parte Brignola (entrato tra l'altro in un momento di grande emergenza) per gli altri giovani la chance è arrivata quando il Benevento era già retrocesso e non aveva più nulla da chiedere al campionato. Insomma è tempo di chiarezza. Di guardarsi in faccia anche in virtù del mercato di riparazione. Non ci saranno vittime. Non stasera. La fase è quella della riflessione. Ma è evidente che Vigorito si aspetta una svolta. A partire da Cosenza. Difficoltà, emergenze o squalifiche non dovranno stavolta intralciare i piani. Dopotutto si può vincere anche e solo col cuore. Il calcio lo insegna.