Viola: "Sono pronto al rientro. In testa ho solo il Benevento"

Il numero dieci giallorosso giura fedeltà alla Strega: "La mia scelta l'ho fatta a giugno"

Benevento.  

In estate la società ha fatto una scelta ben precisa, marcandolo stretto e proponendogli un triennale piuttosto importante. Nicolas Viola è considerato tra i centrocampisti più qualitativi del torneo cadetto, tanto che già prima dell’apertura della sessione invernale di mercato sono circolate voci su un suo presunto trasferimento in serie A. Al Benevento, però, non è mai passata per la testa l’ipotesi di cedere uno dei suoi elementi migliori, così come il numero dieci non ha intenzione di venire meno al “patto” fatto a giugno:

“Ho fatto una scelta ben precisa quando ho firmato il contratto con il Benevento. Sappiamo tutti che nel corso del mercato si dicono tante cose, ma onestamente non c’è nulla di vero. Ho sfruttato questa pausa natalizia per mettermi a posto dal punto di vista fisico e non vedo l’ora di rientrare il prima possibile. Sono pronto per giocare già dalla partita con l’Inter, poi sarà il mister a decidere se impiegarmi o meno. Nella mia testa c’è solo il Benevento. Voglio dare un importante contributo a questa squadra per raggiungere gli obiettivi prefissati". 

Cosa ne pensi di questa prima parte di stagione?

“Personalmente non mi accontento mai, voglio dare sempre qualcosa in più anche perché al miglioramento non c’è mai fine. Conoscevamo le difficoltà della B e questo girone di andata non è stato contraddistinto da rose e fiori. Siamo in una situazione di classifica dove possiamo dire ancora la nostra: puntiamo a crescere per portare in porto le nostre ambizioni. La squadra è forte, ci sono tanti calciatori esperti e di qualità. Puntiamo a un girone di ritorno migliore e i recenti risultati positivi dimostrano che siamo sulla strada giusta. Fare bene aiuta sotto tutti i punti di vista e in questo campionato è fondamentale avere continuità. Facciamo un buon calcio e possiamo giocarcela con tutti. Sono fiducioso”.

Sei il fulcro della manovra giallorossa. Per te che ricopri un ruolo così importante, che differenze hai notato tra la serie A e la B?

“Sono abissali. In serie A i tempi sono molto diversi, devi avere la giusta rapidità di pensiero altrimenti la palla non la prendi mai. Il campionato cadetto è molto più fisico, in cui occorre fare la giocata nell’attimo giusto. Diciamo che la B ti prepara anche fisicamente a proiettarti in massima serie. Ritengo che siano due tornei complementari sotto questo punto di vista, ma ovviamente totalmente diversi”.

Adesso c’è l’Inter. Hai già dato la tua disponibilità per giocare, cosa ti aspetti?

“Voglio vedere l’entusiasmo d’inizio stagione per giocarcela fino alla fine. E’ vero, affronteremo una delle squadre più forti in Italia, ma nessuno va in campo per perdere. Per noi sarà un banco di prova importante. Tra l’altro sarà una gara propedeutica all’appuntamento col Lecce: giocare match del genere ti permette di arrivare meglio rispetto a chi ha avuto un maggiore tempo di recupero”.

A Lecce sarà un altro big match.

“Esatto, è una tappa importante del nostro campionato. Cercheremo di fare sempre meglio, in modo da ottenere un risultato positivo che ci permetta di cominciare il ritorno nel migliore dei modi”.