Benevento, il dolce ricordo di San Siro

Per la terza volta in un anno si torna alla scala del calcio. Simili esperienze non appagano mai

Benevento.  

San Siro, Meazza, la scala o il tempio del calcio. Sono modi diversi per indicare un solo stadio, ritenuto tra i più importanti al mondo. L’impianto sportivo milanese è stato teatro di gesta indelebili, oltre a “ospitare” tanti campionissimi che hanno scritto la storia di questo sport.

Fino a qualche anno fa il tifoso del Benevento poteva ammirarlo solo in televisione, o magari farci una visitina assistendo dal vivo a qualche gara di Milan o Inter. Non è un peccato, quando si è amanti del calcio si cerca di ammirarne ogni sfaccettatura anche ai livelli più alti. Difficile parlare di sogno:  una cosa del genere era talmente lontana che si faceva fatica addirittura a immaginarla. Se dovessimo salire sulla DeLorean di “Ritorno a futuro” e dire a qualche beneventano del passato che il Benevento, in un anno, sarebbe andato ben tre volte alla scala del calcio, probabilmente ci prenderebbero per matti. E’ la realtà, frutto dell’exploit che il Sannio calcistico sta vivendo in questo straordinario periodo contraddistinto dalle partecipazioni alla serie A e alla B. Non andiamo oltre i facili trionfalismi, seppur meritati, ma è bello anche notare che la Strega si esalta quando calca il terreno di gioco di San Siro.

Il 24 febbraio scorso i ragazzi di De Zerbi hanno espresso un grande calcio, mettendo in seria difficoltà i nerazzurri guidati da Spalletti. Alla fine gli avversari non furono soltanto undici, ma si aggiunsero anche i direttori di gara (compreso il Var) che negarono un rigore piuttosto solare ai sanniti e non sanzionato Gagliardini per un fallo killer su Sandro. 2-0 e tutti a casa, ma alla fine l’Inter aveva il fiatone.

Passiamo al 21 aprile, con Iemmello che punisce Donnarumma e permette alla Strega di portare a casa la prima vittoria esterna della sua storia in massima serie. A San Siro. Incredibile. Nel cuore e nella mente perdurano le immagini dell’intera squadra, capitanata dal presidente Vigorito, sotto il settore dei beneventani a cantare “Che vinca o che perda”. Il caso volle che proprio il giorno dopo la matematica tolse il sorriso emettendo il suo verdetto: si torna in B. 

Domenica sarà la terza volta in un anno che la Strega farà tappa a Milano, questa volta per la Coppa Italia. Per colpa di qualche imbecille i beneventani non potranno essere presenti per sostenere i giallorossi e per partecipare attivamente a un evento storico. Il risultato lascerà il tempo che trova, questa volta si può sognare di tornarci ancora, perché simili esperienze non appagano mai.