Le critiche al tempo dei social: serve maggiore giudizio

Tanti commenti negativi nel bel mezzo di Lecce - Benevento. Polemizzare sì, ma al momento giusto

Benevento.  

Tizio deve andare via, Caio non è buono e Sempronio non può giocare a calcio. Nell'epoca dei social è facilissimo portare in paradiso un calciatore o un dirigente e allo stesso tempo gettarlo nella fossa degli inadeguati. Per carità, il diritto di espressione è unico e sacrosanto: stiamo parlando di calcio, uno sport semplice sul quale ogni tifoso, da sempre, esprime il proprio punto di vista soprattutto se si parla della propria squadra del cuore.

Evitare le discussioni che accompagnano la settimana renderebbe il tutto piatto e senza alcun senso. Diventa difficile accettare i commenti piccanti, gratuiti e utili solo per guadagnare qualche click in più sui social se scritti nel corso di una partita. Anche perché poi succede ciò che è accaduto domenica, con un Massimo Coda che ha zittito tutti con il nono gol stagionale. E che rete, perché soltanto un vero bomber riesce a infilare la palla nell'angolino in quel modo sulla pressione di tre difensori avversari.

Occorre maggiore serenità e voglia di dare man forte alla squadra, proprio come fanno i ragazzi della Curva Sud e del primo anello che non fanno mai mancare il proprio sostegno in casa e in trasferta, dedicando i novanta minuti solo ed esclusivamente al tifo. Anche da casa si può dire la propria, cercando di criticare in maniera costruttiva e non perché magari si sognava un cavallo (di razza) di ritorno e il suo mancato arrivo rende inadeguato chi già c'è. Dopo si possono fare tante analisi, ma criticare sui social un determinato calciatore a partita in corso, anche se il diretto interessato non può sentirlo, equivale a fischiarlo dal vivo nel bel mezzo della gara. E onestamente, simili scene non si vedono al Vigorito da tantissimi anni, perché si è raggiunta una maturità senza precedenti grazie all'aria di grande calcio che si sta respirando. Sui social, però, occorre sempre maggiore attenzione, evitando di non avvelenare l'ambiente e marciando dritti al fianco del Benevento.