Convenzione stadio, Vigorito attende convocazione dal Comune

Il massimo dirigente intenzionato a chiedere anche la quantificazione dell'eventuale canone

Benevento.  

Oreste Vigorito è in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Comune per conoscere condizioni e scelte per il rinnovo della convenzione dello stadio di via S. Colomba. Visto il momento particolare ed anche le miriadi di voci ed ipotesi circolate in questi giorni e spesso solo per un dannoso gioco delle parti, per fare chiarezza abbiamo provveduto a chiedere direttamente al massimo dirigente del Benevento Calcio la situazione. La risposta immediata è stata appunto questa: “...sono in attesa delle decisioni adottate e che devono essermi proposte in maniera formale”. Una posizione abbastanza chiara e come sempre all’insegna dei fatti e della trasparenza, come del resto avvenuto in questi tredici anni di gestione della squadra e della stessa società che hanno visto Benevento salire al proscenio nazionale a tutti i livelli, diventando un biglietto da visita importante e fatto di tante positività non solo per il calcio.

E’evidente che alla luce di questa scelta toccherà a sindaco e amministratori muovere dei passi in maniera nitida, decisa, pur rispettando la burocrazia, ma in qualunque caso comunicando al Benevento calcio ed anche al popolo, come si è deciso di operare. Non ci sarà più spazio per equivoci, banali manifestazioni di volontà o dichiarazioni di vicinanza ed amicizia che portano a niente o chiacchiericci assolutamente inopportuni, adottati in queste settimane come sterile strategia difensiva. Il presidente Oreste Vigorito, sempre restando in tema di scelte chiare ed inequivocabili, secondo stile conosciuto e consolidato si è appreso che è anche intenzionato a chiedere l'importo del pagamento del canone annuale, e probabilmente questa è la dimostrazione più eloquente della volontà come del resto avvenuto in passato di non volere favori di sorta (tra l'altro è noto che è creditore di alcuni milioni di euro per lavori anticipati di tasca propria per la struttura). Probabilmente i riconoscimenti dovevano esserci senza chiederli, ma spontaneamente, come sanniti innanzitutto e poi come amministratori nei confronti di chi in questi anni ha portato la squadra di calcio a livelli inimmaginabili, creato il progetto Benevento in Italia, fatto unire come non mai capoluogo e provincia dietro lo stendardo giallorosso, mostrato attaccamento e affetto verso l’intera provincia, creato posti di lavoro, ma soprattutto migliorato ed abbellite strutture in decadenza come l’Avellola, l’antistadio ora intitolato a Imbriani e soprattutto lo stadio alla memoria di Ciro Vigorito. Rispetto e soprattutto vicinanza a chi ha consentito di giocare a Benevento le partite di serie A e B facendo effettuare lavori di miglioramento a spese proprie, a chi ha dato grande calcio, ambizioni e continuità, oltre che dignità, senza alcun tornaconto, fatta eccezione che per la riconoscenza della gente, quella che ha ritrovato il sorriso, la speranza, la voglia di sognare attraverso chi con il calcio ha fatto capire che si può vincere, che si può andare in B e persino in A, a dispetto di altri torti nella quotidianità. Dietro quel cartello esposto da quell’anonimo vecchietto sabato pomeriggio in curva sud “Vigorito sindaco”, c’è tutto questo. E sarebbe davvero un peccato se questo sogno che poi è realtà, dovesse spezzarsi...

Un peccato anche perché continua a trascorrere invano tempo prezioso che di certo non aiuta a pensare in positivo o a cancellare incomprensioni.