"Benevento, in B si gioca così"

Pasquale Schiattarella detta la sua ricetta personale riguardo il prossimo campionato cadetto

Benevento.  

Consigli e ricette infallibili. Come si vince il campionato di serie B? Ognuno dice la sua, ma poi, si sa, le chiacchiere se le porta via il vento, e a decidere tutto è sempre il campo, giudice inappellabile e insindacabile. Perché si può giocare bene quanto si vuole, si possono seguire i consigli più saggi, ma poi la palla rotola dove vuole e dove spesso la dea bendata ha già deciso che vada. Anche in Coppa qualche esempio lo si è avuto. Avete visto Verona-Cremonese? Per carità i grigiorossi di Rastelli sono una squadra tosta, che dirà la sua in campionato, ma al Bentegodi sono stati letteralmente baciati in fronte dalla dea fortuna. Così mentre il Verona sprecava gol senza ritegno, la Cremo segnava un golletto nei minuti di recupero e uno nei supplementari, prendendosi tutta la posta. 

E' chiaro che non tutto è gestito dalla fortuna, ma è evidente sin d'ora che sarà una componente essenziale nel corso del campionato. 

Ad indicare la strada alla strega che si incammina prima di tutti lungo il sentiero della B, ci ha provato Pasquale Schiattarella. Lui, come qualche reduce giallorosso (Del Pinto), l'ultimo campionato giocato in B lo ha vinto: vestiva la maglia della Spal, giocò 36 partite e segnò 3 gol. La formazione ferrarese se ne andò in serie A senza neanche passare dai play off. Ha l'esperienza adatta per dettare le regole, per dare qualche consiglio. 

“Il campionato di serie B? - dice - A volte è noioso, brutto da vedere, però devi riuscire a tenere gli equilibri, stare sempre sul pezzo, devi dare continuità ai risultati, non puoi vivere partita per partita”. Un pensiero in controtendenza rispetto a quelli di tanti allenatori che non vogliono mai andare al di là della partita della settimana. Schiattarella smonta la tesi di vivere giornata per giornata: “Bisogna dare continuità alla propria azione e ai risultati”, altro che vivere alla giornata. Così si corre il rischio di vivere un giorno da leoni e poi di afflosciarsi quando serve. 

Il centrocampista giallorosso che si appresta all'esordio bis con la maglia della strega dopo ben 16 anni di lontananza, vuole avere sempre una visione complessiva del campionato. No, proprio non serve inseguire l'exploit di giornata: “E' un campionato così lungo che devi mettere un mattoncino alla volta e poi ad aprile e maggio stare lì per lottare per la promozione”.

Serve pazienza ed equilibrio, sia tattico che mentale. L'esasperazione non paga, la continuità si vede sulla lunga distanza. E in questa serie B non sembra possano esserci squadre “ammazza-campionato”.