Benevento: derby, decisive le sfide al centro

All'Arechi bisognerà non perdere i confronti in mezzo al campo: già pronto Hetemaj

Benevento.  

“Si è presentato bene, la condizione è già soddisfacente”. Ci sperava Pippo Inzaghi di poter pronunciare queste parole rivolte a Perparim Hetemaj. Ne avrà bisogno nella notte dell'Arechi dove serviranno cuori forti e garretti d'acciaio. E' vero, ha perso per un po' Schiattarella che era considerato uno dei fulcri principali della squadra giallorossa, ma ha trovato improvvisamente un centrocampista di tempra, uno abituto alle battaglie e che non tira mai indietro la gamba. Un uomo per il derby, insomma. Perchè di uomini veri avrà bisogno il Benevento a Salerno. In una prevedibile bolgia, nella fossa dell'Arechi tornato a sognare vette ambite dopo la vita grama dello scorsa stagione. 

La sfida di centrocampo sarà come al solito quella che calamiterà maggiormente le attenzioni degli analisti. Crediamo che Ventura non abbia certo voglia di stravolgere l'assetto di Cosenza, anche se ha perduto una pedina fondamentale come Akpa-Akpro. Verrebbe spontaneo pensare che al posto di un macina-chilometri inserisca un altro delle stesse caratteristiche: per questo a Salerno si fa il nome di Odjer piuttosto che di quello di Fabio Maistro. L'esperienza che batte la verve del giovane che viene dal Rieti e che sarebbe il sostituto ideale di Akpa Akpro. Ventura resisterà alla tentazione?

Poi c'è Kliyine che arriva al derby con piccoli problemi fisici: se starà bene, il ruolo di esterno sinistro è suo, altrimenti il Benevento si ritroverà di fronte un suo ex pupillo, l'uruguaiano Walter Lopez.

Inzaghi sa bene come opporsi al 3-5-2, un modulo che è stato suo nel Bologna lo scorso anno (e non solo). Sa che dovrà sostenere il peso di un centrocampo avversario che farà tanta densità (Di Tacchio regista arretrato piuttosto che il polacco, Dziczeck, due interni di gamba, Odjer e Firenze e due esterni, Cicerelli e, se ci sarà, Kliyine).

Nonostante la composizione del centrocampo di Ventura, Inzaghi ha sottolineato che non disegnerà mai la squadra relativamente allo schieramento avversario. Dunque, se vedrà che tutti sono al massimo della condizione, potrà anche schierare due esterni offensivi per soprendere subito i granata. Ma saggezza, forse, farà sì che gli esterni abbiano vocazioni diverse, così da scegliere per una delle due corsie ancora Andrès Tello, che è reduce da una grande prova contro il Cittadella.

La parola d'ordine come sempre sarà equilibrio. Ma insieme all'equilibrio ci sarà come sempre la voglia pazza di imporre il proprio gioco. Mai lasciare il pallino in mano agli avversari, chi fa lavoce grossa spesso vince.