Ospite di #CasaBenevento attraverso il profilo Instagram di Ottochannel 696, il centrocampista Lorenzo Del Pinto ha risposto alle domande dei tifosi partendo subito dal suo futuro in giallorosso:
"A Benevento sto benissimo e ci resterei ancora a lungo. Spero di continuare qui la mia carriera dopo cinque anni ricchi di emozioni".
UNIONE - "Speriamo di riprendere al più presto gli allenamenti. Siamo un gruppo affiatato e unito. Oltre alle partite ci manca la quotidianità dello stare insieme. Quest'anno ho trovato poco spazio, ma ogni componente è importante per la causa. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra che sta facendo qualcosa di straordinario".
RIPRESA - "Speriamo che i campionati possano riprendere al più presto. Vogliamo terminare la stagione, poi il calcio è una componente molto importante del nostro Paese. Le cinque sostituzioni? Potrebbe essere una giusta soluzione. Nel caso in cui si dovesse riprendere ci saranno da giocare tante gare ravvicinate, quindi sarà importante dare maggiori scelte agli allenatori".
CARRIERA - "Ho cominciato dal basso per poi arrivare in serie A con il Benevento. Spero di continuare così. La figura di mio padre (ex calciatore dell'Aquila ndr) è stata molto importante: mi dice di vivere sempre alla giornata. Credo che sia orgoglioso di me per quanto sto facendo nel mondo del calcio".
VIGORITO - "Tra noi c'è un rapporto di grande stima e rispetto. Con noi calciatori è sempre molto protettivo e presente, questo aspetto aiuta tanto".
ESORDIO IN A - "Ricordo tutto alla perfezione. Giocare a Marassi contro la Sampdoria fa un certo effetto. La nostra fu un'ottima prestazione, passammo anche in vantaggio con Ciciretti ma alla fine fummo sconfitti".
SOPRANNOMI - "Tra i vari che mi sono stati dati mi piace molto "l'immortale" perché è un termine che resta a lungo e questo aspetto mi stuzzica. Nessuno mi ha mai regalato nulla, qui a Benevento ho vinto due campionati e mezzo ed è un qualcosa che mi riempie d'orgoglio. Spero che nel prossimo campionato non venga smantellato questo gruppo che ha dei valori molto importanti".
PROMOZIONE IN B - "Ricordo l'esordio con il Benevento contro il Tuttocuoio in Coppa Italia, dove perdemmo. Quella stagione fu in crescendo, un susseguirsi di emozioni tra tanti sacrifici. Il momento più bello è stato il triplice fischio della gara con il Lecce: il coronamento di un sogno".
PROMOZIONE IN A - "Abbiamo rivissuto in parte le emozioni dell'anno prima, anche se molto amplificate perché accedere in serie A è unico. Arrivare a distanza di un solo anno sul tetto del calcio italiano non è da tutti".
INZAGHI - "Da calciatore ha vinto praticamente tutto. Da allenatore sta dimostrando il suo valore. Devo dire che ci ha dato una grande svolta soprattutto dopo la sconfitta nei play off con il Cittadella. Ha saputo toccare le corde giuste, dando vita a questo Benevento inarrestabile".
VITTORIA A SAN SIRO - "Vincere in quello stadio regala delle sensazioni immense. Ricordo una partita strepitosa da parte di tutti, soprattutto di Brignola".
BANDIERA - "Sì, mi reputo una bandiera. Dopo cinque anni non potrebbe essere altrimenti. Sono orgoglioso di rappresentare questi colori".
ABBRACCIO CON MONTIPO' - "Sono sempre del parere che nulla arriva per caso. Montipò era reduce da una serata storta contro il Cittadella: l'episodio del rigore è stata una liberazione sia per lui che per me, dato che lo avevo causato. Da lì è partita la nostra stagione".
PORTE CHIUSE - "Spesso ci pensiamo. Conquistare la promozione senza i nostri tifosi sarà una brutta sensazione, non entusiasma nessuno".
BENEVENTO - "E' una città piccola, ma molto vivibile. Io e mia moglie Eleonora ci troviamo molto bene. Conosco tante persone con le quali mi sento spesso. Benevento è entrata nel mio cuore da tempo e ci resterà per sempre":
ELOGI - "Sia i tifosi che gli allenatori parlano sempre molto bene di me, ne sono contento e orgoglioso. Per me essere apprezzato come uomo è la priorità".
