Mercato "zero affari": il Benevento sarebbe ancora competitivo

Nessuno, neanche tra le società che a parole si dicono ambiziose, ha fatto qualche 'colpo'

Benevento.  

Molti diranno che mancano ancora quindici giorni all’apertura ufficiale del mercato, qualcun altro, come il presidente del Cosenza, Guarascio, se la prende con questo clima di incertezza dovuto alla crisi economica ed al calcio scommesse: “Non conviene di questi tempi fare affari, si rischia di farsi condizionare da queste situazioni e alla fine non si prende il giocatore che si vorrebbe. Meglio aspettare”. Sia chiaro, la società silana è tra quelle che sembrano avere più ambizioni in vista del prossimo campionato, per cui ci starebbe pure che qualche affare possa già essere stato fatto. Invece nulla, se si eccettua la riconferma dell’ottimo Roselli sulla panchina. Si capisce insomma che nessuno, al di là di dichiarazioni di circostanza, ha dato già il via alla prossima stagione. Paradossalmente se si facesse uno screening delle rose attuali, davanti a tutti ci sarebbero ancora quelle squadre che, come Benevento e Matera, hanno dominato la stagione appena terminata, pur senza vincere.

In casa d'altri. A qualcosa però serve un giro d’orizzonte nel possibile prossimo girone meridionale di Lega Pro: si capisce che anche chi ha già sbandierato le sue ambizioni, non ha preso alcun vantaggio su chi, come il Benevento appunto, è rimasto ingessato dall’incertezza sul suo futuro. Il mercato, al di là delle date ufficiale (1 luglio-31 agosto), non ha ancora vissuto neanche un alito della sua prossima avventura. Il mirino si è focalizzato proprio sulle possibili protagoniste del nuovo campionato. Ci facciamo guidare più che altro da percezioni: Matera, Casertana, Foggia, le due calabresi Catanzaro e Cosenza.

Squadre da battere. I lucani per bocca del loro vulcanico patròn Columella dovranno essere quelli da battere. Ci sarà ancora Auteri, sarà confermato il blocco dell’anno scorso. Manca qualcosa in attacco, il sogno è Evacuo, che il tecnico di Floridia conosce benissimo. Si prova a convincere Arcidiacono, reduce da un bel campionato a Martina Franca, ma si corre pure il rischio di perdere Coletti che non è insensibile alle sirene della sua ex squadra, il Foggia. In Daunia hanno risolto brillantemente l’impasse societaria e con De Zerbi alla guida puntano ad un altro campionato di testa. Ma per ora hanno perso Iemmello, autore di 16 reti lo scorso campionato. Era in prestito e per riaverlo bisognerà fare i salti mortali.

Rinnovi difficili. La Casertana è ancora senza allenatore: ha fatto fuori Campilongo e ha messo le mani su Zavettieri. Nel frattempo sta provando a tenere i giocatori migliori dello scorso anno. Firmerà Fumagalli, andrà via Cruciani. Ed è delle ultime ore il “caso” Cissè. Il guineano ha un altro anno di contratto, ma vuole già un ricco prolungamento. E pare che anche Mancosu abbia bussato alla stessa porta dopo l’interessamento del suo Cagliari. Spine di un mercato che non è neanche cominciato.

Le calabresi. Ancora ai blocchi di partenza c’è pure il Catanzaro. Il signor “Gicos”, all’anagrafe Giuseppe Casentino, ha scelto l’allenatore in seconda D’Urso per un campionato d’avanguardia e si è affidato al diesse Donnarumma, che l’anno scorso ha collaborato anche col Benevento. Ecco spiegato lo sguardo interessato ai vari Celjak (proprietario del suo cartellino), Agyei (in comproprietà con la Fiorentina, da risolvere entro il 25), Piscitelli (altri due anni), Marotta (un altro anno) e Lucioni (di proprietà del Parma). In questo momento il Benevento ha le sembianze di un ricco supermarket, fa gola a tanti.

Le piccole. Una delle società più organizzate è senz’altro la Lupa Roma. Bè dai romani sono arrivati una serie di svincoli eccellenti come Bariti, Raffaello, Conson, Frabotta, Capodoglio. Ma c’è la riconferma del tecnico e di una strategia al risparmio che non potrà mai essere variata. Incuriosisce la neo promossa Akragas dell’ex diesse del Benevento Antonello Laneri. La società agrigentina sta per passare nelle mani del licatese Peppino Tirri, agente Fifa che avrebbe alle sue spalle finanziatori bulgari. Si parla di ambizioni da alimentare. Vedremo

Il Benevento. Lo abbiamo detto. Al di là del nodo iscrizione e delle possibilità economiche tutte da verificare nella prossima stagione, in questo momento sarebbe, al di là di quanti pensano che i giallorossi siano tutti brocchi da gettare via, ancora una delle squadre da battere. E fa riflettere che, nel girone C, nessuno abbia fatto nulla per gettare le basi per qualcosa di meglio.

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