Benevento, col Toro massima attenzione

Non bisogna ricadere negli errori commessi a Crotone: turno fondamentale con 3 scontri diretti

benevento col toro massima attenzione
Benevento.  

Sì, il Torino che il Benevento si appresta ad affrontare è proprio quello che veniva definito “il grande Torino” e che perì a Superga (4 maggio '49) in quella tragedia che fece piangere l'Italia intera, quella squadra che si fregia di ben 7 titoli nazionali e di 5 coppe Italia. Quella stessa squadra granata caduta un po' in disgrazia negli ultimi tempi, nonostante un organico che tutti definivano da metà classifica in su. 

Appena qualche anno fa sarebbe stato folle pensare di potersela giocare almeno alla pari con una squadra così. La truppa di Inzaghi ha fatto di più: se la giocherà con un vantaggio di ben 8 lunghezze, tante sono quelle sul penultimo posto del Toro (in coabitazione col Parma) che ha racimolato qua e là 13 punti nella gestione Giampaolo. La sfida interna con lo Spezia ha rappresentato la “dead line” oltre la quale i dirigenti torinisti non si sono sentiti di andare: squadra affidata a Davide Nicola e cambio sostanziale nel modo di interpretare una gara, dal gioco un po' “onirico” del tecnico di Bellinzona a quello pragmatico e che va diritto al sodo dell'ex di Crotone e Genoa.

Il Benevento dovrà stare attento, soprattutto a non ricadere negli errori di Crotone. “Quando non si può vincere, bisogna almeno non perdere”, la frase rimbomba quasi come un'ossessione dopo lo scivolone dello Scida, dove si è lasciato almeno un punto largamente alla portata. Che non vuole affatto dire accontentarsi, ma di approcciare ad ogni cosa con la massima attenzione, senza correre rischi inutili. C'è bisogno di una partita accorta, di non regalare nulla agli avversari (autogol... reti in contropiede...): la salvezza è un traguardo che si conquista anche a piccoli passi e l'attenzione in qualsiasi partita è la cosa essenziale da preservare.

Contro il Toro sarà la partita speciale di Kamil Glik, che con la maglia granata ha messo insieme qualcosa come 172 partite. Non lo sarà inizialmente per Iago Falque, che Inzaghi vuole preservare dopo il lungo periodo di stop. Se entrasse nel finale con la stessa intensità di Crotone, potrebbe anche bastare.

Forse per la prima volta Inzaghi avrà una panchina che gli consentirà cambi di un certo spessore. La speranza è che servano per conservare il risultato e non per ribaltarlo. Iago Falque, Caldirola, Viola, autentici pezzi da novanta in grado di mantenere alto il livello tecnico della squadra. In questa serata che apre l'ultimo turno del girone d'andata, vale la pena dare uno sguardo anche alle altre squadre che lottano per la salvezza: ci sono ben tre scontri diretti, Fiorentina-Crotone, Genoa-Cagliari e Parma-Sampdoria. Poi tre sfide che dovrebbero essere di quelle proibitive (ma non si può mai dire...) tra Roma e Spezia (con quel precedente inquietante in Coppa Italia), Udinese-Inter e Juventus-Bologna. Un motivo in più per il Benevento di mettere in scarsella qualche punto assolutamente prezioso.