Genoa e Cagliari sono temibili, ma la serie B è un altro mondo

Negli ultimi anni sono aumentate le difficoltà per chi retrocede dalla serie A

genoa e cagliari sono temibili ma la serie b e un altro mondo
Benevento.  

Lo abbiamo detto più volte: la prossima serie B sarà a tutti gli effetti una serie A2. Tra le venti partecipanti al torneo cadetto ci saranno piazze blasonate, con un passato molto importante tra le grandi del nostro calcio. Basti pensare al Genoa che vanta ben 55 partecipazioni in serie A, con nove scudetti in bacheca. Il Cagliari è un'altra habitué del più importante livello del calcio italiano. Però c'è da dire che la cadetteria non è la serie A, anzi: sono due mondi completamente diversi. Basti vedere le classifiche degli ultimi anni: a parte il Benevento dei record, c'è stato sempre un equilibrio totale con una costante che si è acuita nelle ultime stagioni: chi retrocede vive delle difficoltà enormi. Problemi che aumentano quando a scendere sono club di grande tradizione che questo campionato lo conoscono poco. Basti vedere il Parma. Dodici mesi fa si prevedeva un rendimento schiacciasassi, con i gialloblu pronti a stravincere il torneo, ma alla fine sono stati costretti a vivere una stagione anonima nonostante il paracude e i tantissimi milioni spesi. Le difficoltà della retrocessione non hanno risparmiato né il Benevento (che comunque è arrivato in semifinale play off) né il Crotone che è addirittura scivolato in Lega Pro. 

Nelle ultime tre stagioni, nessuna squadra retrocessa dalla serie A è riuscita a conquistare subito la promozione. L'ultima ad aver centrato l'impresa è stato il Verona, nella stagione 2018/2019. Un trend che mostra come le differenze enormi tra le due categorie, sia tecnici che economici, ricadano pesantemente in chi è chiamato ad ambientarsi in un contesto completamente diverso. 

Con questo non si vuole dire che Genoa e Cagliari, così come il Venezia, daranno vita a un campionato come quello del Parma: il calcio è imprevedibile e tutte e tre partiranno tra le favorite. Ma sicuramente non mancheranno le difficoltà da parte di società solide nell'interfacciarsi alla realtà cadetta che negli ultimi tempi ha regalato solo dispiaceri a chi era chiamato a ripartire da una retrocessione. Il discorso è diverso per chi sale dalla Lega Pro: l'entusiasmo post promozione e le differenze minori tra le due categorie, permettono di potersi imporre più facilmente rispetto a chi retrocede, a patto che ci sia, scontato dirlo, una solidità e una organizzazione societaria di livello. Sotto questo aspetto le varie Palermo, Bari e Modena potrebbero fare la voce grossa.