Farioli e quell'esperienza con De Zerbi a Benevento

Preparatore dei portieri, laureato in filosofia: oggi è uno degli allenatori più in voga in Turchia

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Benevento.  

La sua storia ha fatto il giro di mezza Europa, dal Bosforo al Serchio, passando, guarda un po', addiritturra dalle sponde del Calore. Francesco Farioli da Lucca, 33 anni compiuti il 10 di aprile, è uno di quei personaggi che viene voglia di raccontare ogni giorno e su cui nonostante l'ancora giovane età ci si può già scrivere un libro. Ora qualcuno da queste parti, mentendo sapendo di mentire, dirà che, sì, se lo ricorda quel ragazzo toscano quando venne a fare il preparatore dei portieri nella squadra giallorossa. Bella memoria. Il fatto è che la figura del preparatore dei portieri, a meno che non stia in sella per tanti anni o non sia un personaggio già conosciuto, se la ricordano in pochi. Di Farioli oggi si parla per la sua esperienza nell'Alanyaspor, squadra di seconda fascia del massimo campionato turco, espressione di una cittadina di 98mila abitanti, ma con un mare stupendo. Lui in Turchia ci è arrivato per fare il preparatore dei portieri, magari anche come vice del coach titolare, poi gli è capitata l'occasione della vita, quella di allenare il Karagumruk, squadra di Istanbul neo promossa in A con una colonia di giocatori italiani, da Borini a Bertolacci, a Biglia, e di salvarla. I suoi principi di lavoro sono qualcosa di molto innovativo in Turchia e trasmette quello che ha assorbito da Roberto De Zerbi quando è stato alle sue dipendenze. Già a Sassuolo analizzava con cuffiette e tablet tutte le azioni del match, in più ha sdoganato la sua idea di portiere “che sappia dominare la partita, con coraggio e sicurezza, che abbia buone mani, ma soprattutto buoni piedi”. E' così che Consigli è diventato il portiere che fa più passaggi riusciti nel campionato italiano. Diciamo che nell'interpretazione del gioco coi piedi del portiere lui c'entra abbastanza in Italia. Ora lo scoprono in tanti e anche nel nostro campionato non farebbero fatica a prenderlo sulla loro panchina.

STREGA & FILOSOFIA. Ah, non lo abbiamo detto: Francesco è laureato in filosofia, perchè come ha spiegato in un'intervista recente, in fondo, a lui il calcio neanche piaceva più di tanto. Per svago andava bene. E in porta come spesso accade a chi è meno abile col pallone tra i piedi. Allora sotto con lo studio e via con la laurea:la tesi "Filosofia del Gioco. L'estetica del calcio e il ruolo del portiere". Sul suo profilo Instagram è bene in vista la frase in latino «ex absurdo sequitur quodlibet», ovvero “da una contraddizione si può dedurre qualsiasi cosa”. La sintesi della sua vita, che lo ha scaraventato nel calcio quasi senza che lo volesse. 

LUI O BIZZARRI? Dicevamo della sua esperienza a Benevento. Stagione 2017/18. A Marco Baroni non gliene è andata bene una: nove sconfitte su nove, Vigorito cambia. E, nonostante una piazza poco favorevole, chiama sulla panchina Roberto De Zerbi: è il 23 ottobre. Sulle prime nello staff del tecnico bresciano Farioli non c'è, si vorrebbe confermare Bizzari che ha ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri con Baroni. Poi a De Zerbi torna in mente un articolo di analisi pubblicato da Farioli su un match del 2015 tra il suo Foggia e la Lucchese. Telefonata e scelta fatta. Francesco Farioli diventa il nuovo preparatore dei portieri del Benevento. C'è lui quando Brignoli segna il gol di testa al Milan, conquistando il primo storico punto in A della Strega. Ora a 33 anni è uno dei tecnici più ricercati, almeno in Turchia. In Italia ci aveva provato lo Spezia, poi la società ligure ha scelto Gotti. Ma prima o poi tornerà qui. E allora sì che in tanti si ricorderanno di quel ragazzo che faceva l'allenatore dei portieri in un Benevento che non vinceva quasi mai, ma che è rimasto nel cuore della gente per il suo gioco e per quelle pur piccole soddisfazioni che sanno riempire il cuore.

Nella foto: è il 3 dicembre del 2017, Brignoli ha appena segnato un gol a Donnarumma e il Benevento ha conquistato il suo primo storico punto in serie A. Si vede la felicità di Brignoli che va ad abbracciare proprio Francesco Farioli