Cannavaro, per la "prima" servirà il suo carisma

Settimana travagliata tra assenze per la Nations League e per gli infortuni: la tattica verrà dopo

cannavaro per la prima servira il suo carisma
Benevento.  

(f.s.) Avrebbe preferito certamente provare qualche accorgimento tattico prima. Cannavaro in mente ha quel suo 4-3-3, ma almeno per questo inizio dell'avventura giallorossa è pronto ad adattarsi. Nelle ultime cinque partite la squadra ha giocato col 3-5-2: probabile che da quello si ripartirà, magari con qualche variazione minima, sia negli uomini che nei concetti. Nella settimana che è appena trascorsa il nuovo tecnico non ha avuto né Kamil Glik, né Frederic Veselj, vale a dire due degli ultimi interpreti del 3-5-2 di Caserta. Il polacco si aggrega oggi, l'albanese torna domani. Solo dopo l'ex campione del mondo avrà un quadro più completo della situazione, soprattutto in difesa. 

Ma non diciamo certo una novità se affermiamo che la tattica è tutto un effetto domino: dalla difesa a tre, al centrocampo, agli esterni, all'attacco. Non si può ragionare a compartimenti stagni: ogni decisione ne condiziona un'altra. Diciamo che da questi primi dieci giorni il nuovo allenatore potrà trarre ben poco dal punto di vista tattico, molto di più da quello caratteriale, su cui si è soffermato più volte. Dai suoi vuole intensità, corsa, rapidità di movimenti e di pensiero, in attesa di un disegno tattico che lo soddisfi di più.

Poche prove in difesa, ristrettezze a centrocampo con Viviani ancora ai box e con la nuova grana Kubica. Per carità, nelle ultime settimane i due hanno vissuto ai margini della squadra, ma ora sarebbero stati un “aiutino” gradito. Invece a centrocampo il tecnico dovrà chiedere il massimo a Schiattarella, Karic, Koutsoupias, Acampora, Tello, magari anche a Vokic sempre in bilico tra il reparto centrale e l'attacco.

Inutile dire che tanti dubbi Cannavaro li avrà anche in avanti, dove gli mancherà La Gumina e dovrà distribuire due maglie scegliendo tra Forte, Simy, Ciano e Farias. L'impressione è che farà le scelte proprio in ultimo, provando a capire quanto più sia possibile condizione e potenziale dei suoi ragazzi. Questa volta dovrà accontentarsi di trasmettere un po' del suo carisma. E, per fortuna, non sarà cosa di poco conto.