Juve NG-Benevento, sfida diversa dall'andata

I bianconeri hanno cambiato tecnico e modulo. E ora lo ha fatto anche la squadra giallorossa

juve ng benevento sfida diversa dall andata
Benevento.  

Ve la ricordate la partita dello scorso 30 settembre al Vigorito? La squadra di Auteri riceveva l'avversaria più suggestiva del campionato, la Juventus Next Gen. Vinse la compagine giallorossa per 4-1 grazie alla doppietta di Simonetti e ai gol di Manconi e Lamesta. Per i bianconeri segnò Martin Palumbo (con la complicità involontaria di Nunziante), il giovane norvegese che in questo mercato invernale è passato alla corte di Biancolino, all'Avellino. 

Ma non è solo questa la differenza tra la squadra di settembre e quella di questo periodo. Si direbbe che di acqua sotto i ponti ne sia passata tanta e la Juventus abbia letteralmente cambiato pelle. Soprattuto ha cambiato nocchiero: in panchina non c'è più Paolo Montero, ma Massimo Brambilla. E la compagine bianconera, sia sul piano tattico che su quello dell'atteggiamento, ora sembra un'altra squadra. Il 3-4-2-1 dell'uruguaiano si è tramutato in un più lineare 4-4-2 con Brambilla che ha fatto tesoro dell'esperienza della scorsa stagione, quella in cui la “giovin Signora” conquistò addirittura i play off. Quindi nuova tattica, ma soprattutto un diverso agonismo, più congeniale a questa serie C.

In difesa Brambilla ha accoppiato allo spagnolo Gil, il novarese Citi, formando al centro della linea a quattro una barriera imperforabile sui palloni alti: l'iberico è alto 1,92, il suo compagno piemontese 1,95. Il Benevento non ha nelle sue corde il gioco aereo, un motivo in più per propendere per la manovra a pelo d'erba. Promosso dalle retrovie anche l'esterno di destra Mulazzi, anche se nel ruolo Brambilla ha recuperato in pieno Perotti dopo un lungo infortunio ad una spalla.

Rivoltato come un guanto il centrocampo, che oltre a perdere Palumbo, ha rinunciato al belga Peters (che da quando è tornato Brambilla non ha visto più il campo...) e ha un po' messo da parte il caraibico Commencia. Il tecnico ha puntato sul pragmatismo dei vari Faticanti, Macca e Cudrig, affiancandogli recentemente l'ex Feralpisalò Pietrelli. In avanti hanno meritato la fiducia sia il ghanese Afena Gyan (18 partite, 4 gol) che Simone Guerra, il capitano, il più esperto del gruppo (23 partite, 7 gol). Coppia di attaccanti assai pericolosa: anche se entrambi possono lasciare il posto ad un altro talento, il portoghese Luisi Semedo (21 presene, 3 gol finora).

E' possibile che per questa prima partita della sua gestione, Pazienza non cambi molto le abitudini della strega. Difesa a quattro, con Berra e Capellini a guardia di Guerra e Afena e sugli esterni Oukhadda e Viscardi. Davanti alla difesa rimane da scegliere un centrale che affianchi Prisco. Al di là delle condizioni in miglioramento di Talia, sembra più che possibile l'impiego di Agazzi, magari con Pinato o Simonetti sul lato sinistro. In avanti sembra difficile rinunciare a Lamesta, con le due punte che dovrebbero essere ancora Lanini e Manconi. In trasferta sono tutti più efficaci, grazie anche agli spazi diversi che concedono gli avversari.