Tra le magnifiche otto che si giocheranno la promozione in B nei play off c'è anche la Giana Erminio. Unica squadra in Italia, scrivono sul loro sito ufficiale, che abbia “un nome e un cognome”. Erminio Giana era un sottotenente nativo di Gorgonzola del 4° Reggimento degli Alpini, medaglia d'argento al valor militare, caduto a 19 anni nel corso della prima guerra mondiale.
Di fatto la Giana Erminio è la terza squadra di Milano dopo Inter e Milan: lo è dal 2014, da quando cioè dopo aver vinto tre campionati di fila, entra nel novero delle squadre di Lega Pro.
Gorgonzola, per chi non lo sapesse, conta 21mila abitanti ed è parte della città metropolitana di Milano. Lo stadio della Giana, il “Comunale Città di Gorgonzola” dista appena una ventina di chilometri da San Siro: da Piazza Duomo la linea verde della metropolitana milanese porta direttamente a Gorgonzola, con sedici comode fermate.
Il presidente della Giana è in carica dal 1985
E l'allenatore fa anche il bancario
Al di là della curiosità che desta sempre la sua denominazione, quello che viene a galla da questa squadra è che continui a coltivare sempre gli stessi valori degli anni trascorsi tra i dilettanti, pur stazionando ormai stabilmente nel mondo professionistico. Il presidente Oreste Bamonte, che ha un'aziende casearia, è a capo della società dal 1985, l'allenatore Andrea Chiappella, nella Giana ha giocato fino alla prima promozione in C, quando ha capito di non poter conciliare il suo lavoro in banca con l'attività agonistica. Ma nella Giana è tornato, allievo prediletto di Cesare Albè, il “Ferguson della Martesana”, 26 anni sulla panchina del Gorgonzola prima di diventare vicepresidente e responsabile dell'area tecnica. Una squadra fatta in casa, insomma, appena lambita dal professionismo, che va a fare il ritiro estivo a Casina de' Pecchi a tre (!) chilometri da Gorgonzola e dove per una trasferta lunga si fa solo quello che è possibile.
Domenica trasferta a Monopoli con partenza in mattinata da Mapensa
Domenica la squadra era chiamata ad attraversare tutto lo stivale per andare a Monopoli: ebbene i ragazzi di Chiappella sono partiti da Malpensa in mattinata e alle 20 erano al Veneziani per affrontare i pugliesi. Hanno vinto per 3 a 1 e il tecnico in sala stampa ha speso le prime parole per il pubblico di Monopoli, che è stato sportivo ed ha applaudito tanto i suoi ragazzi. Applausi metitati, evidentemente, per questo soffio di aria pulita che spira in un mondo fagocitato dal vil danaro. Una favola dei giorni nostri, da cui bisogna solo imparare.