“Il braccetto per la prima volta l'ho fatto grazie a mister Modesto all'Atalanta e mi sono trovato bene. E' un ruolo che mi si addice, sono libero di spingermi in avanti. Con Auteri faccio anche il quarto di centrocampo e ammetto che mi piace anche questo ruolo grazie al quale posso giocare proiettato in attacco”. Andrea Ceresoli si descrive così dal punto di vista tattico nella serata in cui è stato ospite di Ottogol. Il dopo Altamura è stato dolce: “Il mister era soddisfatto, contro il Latina invece ci aveva giustamente bacchettato. Avevamo perso anche il primato”. La conclusione è scontata: “Più facile giocare contro squadre costruite per vincere, come il Trapani, che contro quelle che hanno obiettivi di salvezza, come Picerno e Latina”.
Migliorare le palle inattive
Si parla di palle inattive, soprattutto dell'efficacia dei giocatori giallorossi sui calci d'angolo. “Ci stiamo lavorando. Domenica ho battuto io molte volte dagli angoli cercando di superare il giocatore sul primo palo. Qualcosa di meglio si è visto”. Si è anche giocato molto più a destra che a sinistra: “Vero, ce lo siamo detto con Borghini: 'Di qua non vengono'. Ma con Lamesta in quelle condizioni di forma, viene facile cercarlo da parte dei centrocampisti”.
Casa e trasferta, efficacia diversa
Le difficoltà in trasferta sembrano palesi, lì sono già arrivate due sconfitte: “Fuori casa è importante non prendere gol. Noi vogliamo sempre imporre il nostro gioco, ma se ad una ventina di minuti dal termine non sei riuscito a segnare, magari provi a forzare, mase ti sbilanci e prendi gol poi fatichi a recuperare. So che questi campionati si vincono soprattutto non perdendo in trasferta, dunque qualcosa da cambiare c'è sicuramente. La prossima trasferta sarà a Catania: il campo è migliore di tanti altri e la squadra di Toscano gioca per vincere. Noi giocheremo sempre per imporre il nostro gioco, vedremo se bisognerà cambiare qualcosa, mgari giocando palle più lunghe”.
Giallorossi, un gruppo molto unito
La forza del gruppo è comunque un dato accertato: “Siamo un gruppo molto unito. Prendiamo domenica quando abbiamo festeggiato tutti il gol di Mignani. Sappiamo quanto aveva sofferto per l'infortunio. Ha appena 22 anni, è fortissimo, l'anno scorso ha segnato 18 gol. Anche a fine partita ci mettiamo tutti in cerchio e uno parla a tutti. Andiamo forte anche in allenamento, c'è una sana competizione tra noi”.
Ora concentrazione su Potenza e Catania
Finora Ceresoli ha sempre giocato, anche a scapito di due compagni più esperti come Ricci e Borghini: “Non me l'aspettavo, ma la speranza di ognuno è sempre giocare tutte le partite”. Domenica si gioca di nuovo in casa, al Vigorito arriva il Potenza: “Vogliamo continuare a vincere in casa nostra e poi andare a Catania e almeno non perdere. Sappiamo che gli etnei sono una squadra forte e giocano in un ambiente importante, ma noi vogliano dare continuità al nostro campionato e non vogliamo più avere cali di concentrazione come è accaduto a Picerno e Latina”.
Nella foto di Taddeo la "forza del gruppo": Ceresoli è il primo a sinistra
