Cosenza-Benevento, Floro Flores in conferenza: "Sarà una partita maschia"

Le parole del tecnico giallorosso in vista del match in programma in terra calabrese

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Benevento.  

Domani il Benevento affronta il Cosenza al San Vito e per Floro Flores sarà la seconda panchina da allenatore della Strega. In conferenza stampa, il tecnico giallorosso ha presentato così l'incontro: 

Com'è la situazione della rosa?

"Mi avrebbe fatto piacere avere anche Salvemini perché è un calciatore importante. Sono contento di Mignani e Tumminello. Le certezze sono tante. L'altro giorno parlavo con il mio procuratore, in questa squadra c'è la serenità che chiunque vada in campo possa dire la sua". 

Cosa ne pensa del Cosenza?

"Mi aspetto una partita cattiva, maschia. Sappiamo che sarà importante, ma lo sono tutte. Per me ogni squadra ha la stessa importanza. Se vuoi fare qualcosa di diverso, devi essere diverso dagli altri. Giochiamo contro una squadra ben organizzata, allenata da un tecnico che stimo molto. La rosa è importante, stanno facendo cose che ci aspettavamo. Hanno tutte le caratteristiche per lottare per la promozione" 

Com'è la situazione del gruppo? Può essere un modulo diverso?

"I ragazzi mi stanno dando grande disponibilità, hanno voglia di giocare con entusiamo. Mi hanno accolto bene, me lo hanno dimostrato con l'atteggiamento di domenica. Questo è stato importante per me, ho visto una settimana intensa. Il modulo? Io vivo di posizione, non di modulo. Non è questo che fa la differenza, ma la disponibilità dei calciatori. In passato è stato fatto un lavoro importante, voglio dare qualcosa di più con il massimo rispetto di ciò che c'è stato prima". 

"L'unico modo per dare le risposte è vincere. I calciatori devono essere consapevoli che giocano per il Benevento e che il Benevento deve scendere sempre in campo per conquistare punti, come una squadra che si deve salvare. Solo con questa umiltà bisogna fare qualcosa di diverso". 

Come deve comportarsi la squadra quando perde palla? 

"La squadra intelligente è quella che capisce i momenti della partita. Amo aggredire avanti, ma ci sono fasi della partita in cui occorre essere compatti per non prendere gol. A me piace un calcio aggressivo, ma non puoi fare una cosa del genere dopo dieci giorni. Sarebbe difficile da mettere in pratica, sono cose che prepari durante il ritiro e questo tempo non ce l'ho. La squadra, comunque, mi segue". 

"Vivo di serenità e la trasmetto ai calciatori. Sono il colpevole di ogni cosa che loro fanno. Se chiedo una cosa, voglio che il calciatore sia propositivo e non che abbia paura, altrimenti non può giocare con me. Se sbaglia, deve essere consapevole che può farlo di nuovo". 

"I tifosi? Senza di loro saremmo il nulla. Giochiamo per loro e per chi viene al campo. La gente vuole continuità e armonia, dobbiamo provare a trasmettergli ciò che vogliamo . Il pubblico vuole divertirsi, dobbiamo dargli continuità e risultati. Siamo noi gli artefici di ciò che vogliamo essere. Per noi la gente è il dodicesimo uomo". 

Cosa teme del Cosenza in modo particolare?

"Ho rispetto di tutta la squadra. Non mi piace usare la parola temere, ma c'è massimo rispetto. E' una squadra allenata bene e sa ciò che vuole. Hanno grande continuità, lo sappiamo e ci siamo preparati anche a questo". 

Cosa ne pensa di Tsingaras e Cantisani?

"Cantisani è un giovane che deve crescere, ha qualità e margini di miglioramento. Tsingaras mi piace, ma sappiamo che quando uno straniero arriva in italia e non conosce la lingua, allora può fare fatica. Davanti ha calciatori importanti che possono aiutarlo a crescere. Arriva in un club importante con calciatori importanti che possono dargli una grossa mano". 

Questo gruppo può fare partite sporche?

"Domani andiamo su un campo che è bello. Parlo di partite sporche quando ci sono state le partite a Latina o Giugliano. Occorre essere ignoranti in certe occasioni, bisogna essere bravi nell'essere meno belli ma più concreti nel cercare le qualità migliori che abbiamo. Davanti possiamo giocare come vogliamo, questa deve essere una fortuna ma non un difetto". 

Ha qualche dubbio di formazione?

"Ho le idee chiare. Cambiare non è mai facile, ma devo dire che chi è entrato mi è piaciuto tanto. Preferisco avere queste difficoltà perché ho bisogno di 25 calciatori. Le partite di domani si possono vincere anche dalla panchina perché chi entra può fare la differenza". 

Che idea si è fatto della lotta al vertice?

"Sembra una Serie B. L'anno scorso c'erano Avellino e Benevento, così come il Cerignola. Quest'anno ci sono tante squadre. Questo è veramente un campionato importante, puoi perdere punti contro chiunque". 

La scelta dell'attaccante a cosa sarà dovuta?

"Principalmente per la condizione. Tumminello ha bisogno ancora di lavorare tanto. Lui per il gruppo è un ragazzo eccezionale, mi è piaciuto tanto. Ci ho parlato spesso. Lui viene da mesi di inattività. Sono stato calciatore, quando salti il ritiro è dura. Ha bisogno di lavorare tanto, quanto prima lo portiamo ai suoi livelli, allora meglio sarà per noi". 

Cosa ne pensa dell'FVS?

"Esiste il buon senso. Non so cosa rispondere, servono per aiutare gli arbitri che possono sbagliare. Non mi lamenterò mai dell'arbitro perché sono essere umani. Ci vuole coraggio per fare l'arbitro, sono persone che prendono responsabilità importanti. Li stimo molto, ho massimo rispetto e non ho mai dato la colpa per una partita persa".