Via alle follie del mercato: il Benevento non sta a guardare

Catania e Salernitana super attive, ma la società giallorossa farà la sua parte

via alle follie del mercato il benevento non sta a guardare
Benevento.  

E' il momento delle grandi manovre, della follia che pervade le società di serie C (piccole e grandi) alla faccia del “salary cap” e della riduzione delle spese che in tanti evocano. Non c'è società che non partecipi alla “corsa all'oro” (pardòn.. ai rinforzi), a partire dalle cosiddette grandi, che hanno in mente solo la vittoria del campionato, ma senza escludere le piccole che devono riparare più di qualche falla. 

Così il Catania annuncia già Bruzzaniti del Pineto, la Salernitana si affida a centrocampo ad un uomo di battaglia come Carriero (dal Trapani) e in difesa al giovane Arena dell'Arezzo (Coppolaro fa la strada inversa). Ma non c'è società che non abbia in canna qualche colpo: il Cosenza sta per chiudere per Emmausso del Cerignola e per l'ottimo Ciotti del Trapani. Persino il piccolo Picerno sta pensando ad una mini-rivoluzione per risalire la china della classifica. Resta la certezza che i giocatori del Crotone, dopo l'annuncio del ridimensionamento da parte del patròn Vrenna, sono quelli più appetiti: Gomez, Gallo, Cargnelutti, Berra

Benevento operativo

Il Benevento non sta a guardare. L'obiettivo principale rimane un centrale di difesa, ma anche un terzino mancino. Carli ha già una lista della spesa corposa, si può scegliere, ma soprattutto bisognerà non sbagliare la decisione finale. Perchè porre delle toppe dove c'è un buco appare sempre più semplice che migliorare un organico che è già forte di suo. Tra i tanti “rumors” di mercato, sul fronte dei giocatori mancini (c'è da sostituire l'infortunato Ricci) fa capolino il nome di Raffaele Celia, classe '99, del Cesena: su di lui anche la forte concorrenza del Ravenna. Ma il Benevento continua a lavorare sotto traccia, in silenzio e senza clamori. Non ha bisogno di rendere pubbliche le sue voglie e soprattutto sa quando affondare i colpi. C'è da attendere fiduciosi.