Apice, futuro in bilico, Iacoviello pronto a lasciare

L'allenatore dei bianco blu non è sicuro di rimanere alla guida della squadra il prossimo anno

Apice.  

L’amarezza che si respira in casa Apice è tantissima perché nessuno si sarebbe minimamente immaginato una retrocessione del genere dopo una grande risalita effettuata nel girone di ritorno, dove la formazione bianco blu ha recuperato terreno su tutte le avversarie. Eppure il risultato parla chiaro, l’Apice nell’anno in cui festeggia i 51 anni di attività si ritrova a dover ripartire da zero.

“Non pensavo di retrocedere con il Dugenta – commenta il tecnico Vincenzo Iacoviello- soprattutto dopo gli ultimi sforzi delle ultime giornate. I nostri avversari erano molto più preparati, invece, noi non stavamo proprio in partita e quindi ci hanno messo sotto. Il rigore fallito da Manco con il Foglianise ci ha tagliato le gambe perché nessuno si aspettava che un giocatore che aveva fatto fino a quel momento 18 gol sbagliasse un rigore così importante ma al di là di questo episodio negativo noi dobbiamo soltanto ringraziarlo. Durante la settimana purtroppo non siamo riusciti a recuperare dalla sconfitta con il Foglianise e abbiamo pagato le conseguenze. Peccato perché nel girone di andata avevamo 5 punti, considerando i 3 con il ricorso vinto e abbiamo chiuso la classifica con 24 punti, quindi tutto lascia intendere il grande lavoro svolto”.


Il furto dell’Apice adesso è molto incerto, come del resto lo è stato anche in avvio di stagione. E nemmeno l’allenatore Iacoviello sembra convinto di rimanere alla guida della squadra per la prossima stagione. Per avere una situazione più chiara
bisogna aspettare la fine del mese per capire da quale categoria la società vorrà ripartire. Seconda? O domanda di ripescaggio in Prima?

“Non ti saprei proprio rispondere, però credo che per la storia che ha la società si possa presentare la domanda. Inoltre per fare la prima categoria bisogna avere una certa organizzazione. Io ho preso un impiego e l’ho portato a termine nel bene o nel male. Adesso non sono sicuro di rimanere, a fine mese prenderò una decisione. Di questa esperienza sicuramente l’aspetto che mi fa più piacere è aver fatto esordire in Prima ragazzi del luogo come Castaldi Pietro (98), Petroccia Luca (97), Rossetti Daniele (98), Rossetti Vincenzo (97) e D’Oro. Ringrazio tutti i giocatori per lo sforzo che hanno fatto”.

Ionut Stefan Di Nuzzo